martedì 1 luglio 2025
Papa Leone XIV ha scelto l'ex ordinario militare come successore di Spreafico alla guida delle due diocesi laziali, che rimangono unite "in persona episcopi". «Insieme per creare armonia»
Il vescovo Santo Marcianò

Il vescovo Santo Marcianò

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Papa Leone XIV ha nominato monsignor Santo Marcianò vescovo di Frosinone-Veroli-Ferentino e di Anagni-Alatri, le due diocesi unite in persona episcopi dall’ottobre del 2022. L’annuncio è stato dato a mezzogiorno di martedì 1 luglio, in simultanea dalla sala stampa del Vaticano e a Frosinone, dove il clero e i fedeli delle due diocesi erano stati convocati presso l’auditorium San Paolo. Marcianò succede a monsignor Ambrogio Spreafico, vescovo di Frosinone-Veroli-Ferentino dall’ottobre del 2008 e di Anagni-Alatri da novembre 2022, dopo che questi il 26 marzo scorso ha presentato le dimissioni al raggiungimento del 75° anno di età.

Nato a Reggio Calabria il 10 aprile 1960, Santo Marcianò si è formato presso il presso il Pontificio Seminario Romano Maggiore e ha poi conseguito il baccellierato in teologia alla Lateranense e il dottorato in Sacra Liturgia al Pontificio Ateneo Sant’Anselmo. Nel 1982 si è laureato anche in Economia e Commercio a Messina. Ordinato sacerdote nel 1988, nella sua diocesi reggina è stato parroco e vicario, rettore del Seminario Maggiore Pio XI, docente di liturgia, direttore del centro vocazioni e collaboratore in vari organismi diocesani. Nel 2006 Benedetto XVI lo ha nominato arcivescovo di Rossano-Cariati. Nel 2013 Papa Francesco lo ha chiamato a guidare l’ordinariato Militare per l’Italia, incarico che ha ricoperto fino all’aprile scorso, quando ha lasciato al compimento del 65° anno di età, come previsto dalla normativa italiana per gli ordinari militari.

«Ringrazio commosso il Papa per la fiducia con cui mi ha voluto pastore di questa Chiesa, che già amo con tutto me stesso», ha scritto monsignor Marcianò in un primo indirizzo di saluto inviato alle due diocesi laziali, richiamando anche «l’unità dei figli e con i figli» che è «la gioia più grande per un padre, per un vescovo! E a noi essa viene consegnata anche nella bellezza di essere due diocesi in un’unica Chiesa: un’armonia di diversi spalancata sul mondo, come il cuore di Dio». Commosso il saluto e il ringraziamento del vescovo Spreafico, che ha dovuto interrompersi per l’emozione quando ha affermato: «Ho cercato di impegnarmi per il bene di questa terra. Ho voluto bene alla Ciociaria…». Marcianò prenderà possesso della diocesi di Frosinone domenica 7 settembre e di Anagni-Alatri la domenica successiva, 14 settembre.

Le diocesi di Frosinone-Veroli-Ferentino e Anagni-Alatri insistono su circa la metà della provincia di Frosinone, ma comprendono anche alcuni paesi delle province di Roma e Latina, per un totale di circa 250mila abitanti. I sacerdoti delle due Chiese, tra clero diocesano e religiosi, sono circa 170, suddivisi in 139 parrocchie; 13 i diaconi permanenti e oltre 200 le religiose. Le Cattedrali si trovano a Frosinone, dove ha sede anche l’episcopio, e ad Anagni.

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