lunedì 16 novembre 2015
La Conferenza episcopale italiana ha stanziato 695mila euro a beneficio delle vittime del conflitto
in Sud Sudan e 790mila per aiutare i migranti che cercano di arrivare in Europa attraverso la rotta balcanica
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790mila euro per l’emergenza rifugiati e migranti lungo la rotta balcanica, altri 695mila a beneficio delle vittime del conflitto in Sud Sudan: sono gli ultimi due stanziamenti stabiliti dalla Conferenza episcopale italiana, attingendo dai fondi dell’8xmille. Sarà Caritas italiana ad accompagnare l’impegno delle Chiese locali con una serie di progetti di intervento, in parte già avviati, che andranno avanti per il prossimo anno e mezzo.Rifugiati e migranti lungo la rotta balcanicaA partire da luglio 2015 più di 700mila rifugiati e i migranti medio-orientali hanno cominciato a percorrere in maniera sempre più massiccia la cosiddetta “rotta balcanica”, diretti verso il Centro e Nord Europa. Si tratta di famiglie, anziani, bambini e disabili. Davanti a questa emergenza, più volte richiamata nei suoi interventi anche da Papa Francesco, Caritas italiana ha ritenuto fondamentale supportare le Chiese coinvolte in questo fenomeno (in Grecia, Macedonia e Serbia), come pure quelle immediatamente confinanti (in Albania, Kosovo, Montenegro e Bulgaria). Gli sforzi si stanno concentrando in aiuti alimentari e beni di prima necessità e nel garantire un’accoglienza diffusa alle persone più vulnerabili.La guerra civile in Sud SudanLa Repubblica del Sud Sudan, indipendente dal 2011, dal dicembre 2013 è dilaniata da un sanguinoso conflitto civile che ha causato 20.000 morti e 2 milioni 200mila sfollati e che ha gettato quasi 6 milioni di persone in una situazione di insicurezza alimentare. Caritas italiana, a fianco della Caritas e della Chiesa locale, si è impegnata nella ricerca di aiuti alimentari, medicinali e altri beni di prima necessità. Senza trascurare la formazione del personale locale e la diffusione di una cultura basata sui valori della pace, della non violenza e della riconciliazione.Maggiori informazioni su entrambi i progetti sono disponibili nel sito www.caritas.it. 
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