venerdì 29 aprile 2016
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«Accompagnare la risposta alla chiamata di Dio». È il titolo dell’incontro di pastorale giovanile e universitaria apertosi mercoledì per concludersi oggi all’Istituto teologico “Gál Ferenc Foiskol” di Szeged, in Ungheria. Un evento promosso dalla Ccee (Consiglio delle Conferenze episcopali in Europa) che ha visto la partecipazione di una cinquantina di responsabili nazionali di questi due ambiti pastorali per discutere proprio attorno a una sfida cruciale come la chiamata di Dio oggi. «L’università rappresenta se non l’ultimo – ha spiegato il vescovo di Szeged, László Kiss-Rigó –, certamente un segmento significativo e decisivo del percorso formativo di molti giovani e dell’educazione integrale della loro persona. Allo stesso tempo, per troppi studenti, l’università si riduce ad un 'esamificio' dove l’insegnamento impartito, è spesso improntato su di una mera visione utilitarista del sapere dove solo ciò che è utile ha valore ». Questa tre giorni ungherese rappresenta la seconda tappa del processo che porterà alla celebrazione di un Simposio europeo a Barcellona nella primavera 2017 sull’accompagnamento cristiano dei giovani. «Accompagnare la risposta alla chiamata di Dio dei giovani è un impegno di tutta la comunità ecclesiale – ha spiegato l’arcivescovo di Lódz, a capo della commissione Ccee “Catechesi, scuola e università, Marek Jedraszewski, – e della pastorale giovanile e di quella universitaria in primis, e significa aiutare i giovani a imparare a conoscere Gesù». E ha osservato: «È attraverso il camminare insieme, che potremo aiutare a far crescere nei nostri giovani la passione per la verità, il gusto per la vita, l’impegno per il bene e la fiducia nel futuro». A Szeged, la sessione inaugurale di mercoledì pomeriggio, guidata dall’arcivescovo Jedraszewski e aperta al pubblico, ha visto la partecipazione oltre a quella del vescovo della città che ospita l’evento László Kiss-Rigó, quella dei rettori delle università “Gál Ferenc Foiskola”, rispettivamente Kozma Gábor e Szabó Gábor. Sempre mercoledì è stata data lettura del messaggio del ministro delle Risorse umane, Zoltán Balog. I lavori sono proseguiti a porte chiuse. «L’incontro prevede una particolare attenzione – spiega una nota del Ccee – all’ascolto delle domande dei giovani».( F.Riz.) © RIPRODUZIONE RISERVATA
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