lunedì 23 agosto 2021
Nel 2019 è stato il porporato, festeggiato domenica a Pieve di Soligo per i suoi 80 anni, ad acquistare lo stabile di Canale d’Agordo in cui vide la luce il futuro Papa, per poi donarlo alla diocesi
La casa natale Giovanni Paolo I

La casa natale Giovanni Paolo I - .

COMMENTA E CONDIVIDI

La casa natale di papa Luciani, a Canale d’Agordo, ha ripreso, dopo lo stop per la pandemia, ad essere meta di devoti e pellegrini di Giovanni Paolo I. Il 26 agosto sarà il cardinale Beniamino Stella, postulatore della causa di beatificazione, a concelebrare la Messa, insieme al vescovo di Belluno-Feltre, Renato Marangoni, e a numerosi sacerdoti, in occasione del 43° dell’elezione di “don Albino”, come lo chiamano ancora i suoi paesani, al soglio pontificio.

Domenica, a Pieve di Soligo, dove sono stati festeggiati gli 80 anni del porporato, l’arciprete monsignor Giuseppe Nadal ha reso noto - ringraziandolo - che è stato proprio Stella ad acquistare la casa natale di Luciani e a donarla alla diocesi di Vittorio Veneto. «Il cardinale Beniamino – ha detto Nadal, precisando di aver concordato col vescovo di Vittorio Veneto, Corrado Pizziolo, la comunicazione - è quel donatore anonimo che circa tre anni fa, con risorse proprie, ha permesso l’acquisto della Casa di Papa Luciani a Canale d’Agordo. A suo tempo egli aveva voluto tenere riservata questa sua decisione, ma ora ci sembra giusto far sapere che è lui il donatore, valendosi della collaborazione di due nostri concittadini: il dottor Fabio Sforza per la mediazione e dell’impresario edile Andrea Lorenzon per i primi interventi gratuiti».

Nadal ha aggiunto che il cardinale Stella ha poi contribuito ai lavori di restauro della Casa di papa Luciani (sempre con risorse proprie), insieme alla Cei, al patriarcato di Venezia e alla diocesi di Vittorio Veneto, per rendere la casa aperta e in sicurezza ai visitatori e ai pellegrini. La Casa attende ora qualche generoso benefattore per l’ultima fase del programma di restauro che interessa la mansarda (o soffitta), che al presente è solo un ampio spazio in attesa di sistemazione. «Tutto questo – ha ribadito don Nadal –, Stella l’ha fatto per amore a papa Luciani del quale è stato seminarista e poi sacerdote, ed ora è postulatore della causa di beatificazione».

Stella, che è nativo di Pieve di Soligo, dove vivono altri 11 tra fratelli e sorelle, ha per la verità contribuito nel passato anche all’acquisto della casa parrocchiale di cui la comunità di Pieve può contare sulle Dolomiti. Quando si concede qualche breve periodo di riposo in famiglia, il cardinale si mette infatti a disposizione delle parrocchie come semplice cappellano. E queste gli sono così riconoscenti che in occasione del compleanno hanno desiderato fargli un regalo. «Che segno possiamo dare a monsignor Beniamino in questa festa, lui che ha le mani bucate e non vuole niente per sé? Gli chiediamo di fare da postino per noi – così don Nadal rivolto al “nostro Beniamino” - e di mettere nelle mani di papa Francesco un piccolo “obolo per la carità”, augurandosi che, più libero dai gravi impegni, ora si possa vederlo un po’ più spesso tra noi».

Pieve di Soligo ha ringraziato, nell’occasione, anche le suore di Maria Bambina, chiamate al servizio in altre città, dopo una lunga presenza nella scuola dell’infanzia. Canale d’Agordo, intanto, si prepara all’anniversario di Luciani; oltre al postulatore saranno presenti anche la vicepostulatrice e vicepresidente della Fondazione Giovanni Paolo I Stefania Falasca, don Davide Fiocco (direttore del Centro di spiritualità e cultura Papa Luciani a Santa Giustina), Loris Serafini (direttore del Museo Albino Luciani Papa Giovanni Paolo I).

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: