giovedì 16 aprile 2020
Vicario generale emerito di Roma, ha collaborato da vicino con san Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco.
Il cardinale Agostino Vallini con papa Francesco, in una foto d'archivio

Il cardinale Agostino Vallini con papa Francesco, in una foto d'archivio - Siciliani

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Il cardinale Agostino Vallini, prefetto emerito della Segnatura apostolica e vicario generale emerito di Roma, compie 80 anni. Il porporato, attualmente Legato Pontificio per le Basiliche di San Francesco e di Santa Maria degli Angeli in Assisi, ha avuto incarichi di grande responsabilità nella Chiesa in Italia e nella Curia romana, collaborando da vicino con san Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco.

Il suo successore come cardinal vicario, Angelo De Donatis, gli ha indirizzato una lettera di auguri "per un sereno e felice compleanno" a nome di tutta la comunità diocesana. De Donatis ringrazia Vallini per "la sua esistenza donata a Cristo e al servizio della Sua Chiesa". E aggiunge: "Ci uniamo con affetto e riconoscenza alla sua azione di grazie, nel benedire il Signore per il dono della Sua vita, per il Suo sacerdozio e per gli anni del Suo ministero svolto nella Chiesa di Roma".

Vallini nasce il 17 aprile 1940 a Poli, piccolo paese in provincia di Roma e in diocesi di Tivoli dove suo padre, maresciallo dei carabinieri di origini toscane, presta servizio. Scoppiata la guerra, il babbo viene arrestato dai tedeschi e deportato in Germania. La mamma allora, insieme con i due figli, il piccolo Agostino ed una sorella più grande di lui, ritorna al suo paese, Corchiano, in provincia di Viterbo. Finita la guerra, la famiglia può ricomporsi e nel 1949 si trasferisce prima a Caserta e due anni dopo a Napoli, dove il papà è inviato per servizio.

La morte della mamma nel 1952 segna definitivamente la vita del futuro cardinale. Sul finire dello stesso anno entra nel Seminario di Napoli, prima al minore e poi al maggiore, ove rimane dodici anni, percorrendo tutte le tappe della formazione al sacerdozio.

Ordinato sacerdote il 19 luglio 1964, Vallini viene subito inviato a Roma a specializzarsi in diritto canonico, in vista del futuro insegnamento nella Facoltà Teologica partenopea. Gli anni romani sono molto intensi, vissuti nel clima del Concilio Vaticano II. Si iscrive alle Facoltà giuridiche della Pontificia Università Lateranense, presso le quali consegue il dottorato in utroque iure. Conosce il nascente Gruppo Laico “Seguimi”, istituzione di diritto pontificio presente in vari Paesi del mondo, fondata dal suo professore padre Anastasio Gutiérrez, e successivamente ne diventa membro.

Conclusi gli studi romani nel 1969 Vallini ritorna a Napoli dove comincia ad insegnare diritto canonico. Dopo due anni, su proposta del rettore della Lateranense, monsignor Pietro Pavan, è chiamato a ricoprire l'incarico di docente di Diritto pubblico ecclesiastico. Continua però l'insegnamento a Napoli e, a tempo parziale, una collaborazione alla pastorale parrocchiale nel quartiere popolare di Barra, tra gli universitari della Fuci (Federazione universitaria cattolica italiana), e come assistente ecclesiastico della sezione napoletana dell'Usmi (Unione delle Superiore Maggiori d'Italia).

Nel 1978 lascia l'insegnamento al Laterano per fare ritorno a Napoli, chiamato dal suo arcivescovo, il cardinale Corrado Ursi, che lo nomina rettore del Seminario Maggiore, ufficio ricoperto fino al 1987, allorché viene nominato decano della sezione S. Tommaso della Facoltà Teologica dell'Italia Meridionale, dove aveva continuato a insegnare.

Il 23 marzo 1989 san Giovanni Paolo II lo elegge vescovo ausiliare di Napoli. Riceve l'ordinazione episcopale il 13 maggio successivo per le mani del cardinale arcivescovo Michele Giordano. Divenuto anche Vicario generale, cura la preparazione della visita pastorale di Giovanni Paolo II nel capoluogo campano dal 9 all’11 novembre 1990.

Dopo undici anni di servizio a Napoli, il 13 novembre 1999 viene trasferito alla Chiesa Suburbicaria di Albano, ove esercita il ministero episcopale per cinque anni. In questo periodo diventa Presidente del Comitato per gli enti e beni ecclesiastici della Cei.

Il 27 maggio 2004 san Giovanni Paolo II lo chiama a Roma come Prefetto del Tribunale della Segnatura Apostolica, promuovendolo in pari tempo alla dignità di arcivescovo.

Benedetto XVI lo crea cardinale nel Concistoro del 24 marzo 2006 e il 27 giugno 2008 lo nomina Suo Vicario Generale per la diocesi di Roma, dove succede al cardinale Camillo Ruini.

Il 18 maggio 2013 Papa Francesco lo conferma nell’ufficio, mantenendolo nell’incarico sino al 26 maggio 2017, più di biennio oltre il limite canonico dei 75 anni. Il 4 novembre del 2017 poi lo nomina Legato Pontificio per le Basiliche di San Francesco e di Santa Maria degli Angeli in Assisi.

Con gli ottanta anni del cardinale Vallini, su un totale di 223 il numero dei cardinali elettori scende a 122 (66 creati da Francesco, 40 da Benedetto XVI, 16 da san Giovanni Paolo II). Gli italiani “votanti” sono ora 21 (altrettanti gli over ottanta che non possono partecipare ad un eventuale Conclave). Gli europei rimangono complessivamente 51, mentre le altre nazioni con più porporati sono attualmente gli Stati Uniti (9), la Spagna (6), e poi Brasile, Canada e Francia (4 ciascuna).

Nel corso del 2020 compiranno gli ottanta anni anche il porporato italiano Lorenzo Baldisseri (il 28 settembre) e lo statunitense Donald W. Wuerl (il 12 novembre). A fine anno quindi il numero dei cardinali elettori sarà di 120 (il limite previsto dalle norme vigenti, a cui però il Papa può sempre derogare). Nel 2021 saranno sei a raggiungere gli ottanta anni: tra essi gli italiani Beniamino Stella (il 18 agosto) e Angelo Scola (il 7 novembre).


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