sabato 24 febbraio 2024
In corso a Roma l'incontro per fare il punto sulla "fase sapienziale". Baturi: «Ora individuare proposte e scelte operative». Castellucci: «in preparazione una sintesi di tutti i contributi»
I lavori del Comitato Nazionale del Cammino sinodale

I lavori del Comitato Nazionale del Cammino sinodale - chiesacattolica.it

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«La fase sapienziale è molto importante perché i soggetti che sono stati coinvolti nell’ascolto ora vengono interpellati per individuare proposte e scelte operative». Lo ha sottolineato monsignor Giuseppe Baturi, arcivescovo di Cagliari e Segretario generale della Cei, aprendo i lavori del Comitato Nazionale del Cammino sinodale, che si sono aperti a Roma oggi 24 febbraio e si concludono domani. «Il cammino deve tendere ad un’incidenza effettiva: l’ascolto deve farsi ragione di governo», ha detto sempre Baturi, che nel suo intervento ha evidenziato come il Cammino sinodale sta interpellando «la modalità di esercizio della collegialità incarnato dalla Cei». Facendo riferimento all’apporto concreto che le Commissioni episcopali e gli Uffici della Cei offriranno in questi mesi e che confluirà nel lavoro di sintesi delle Chiese locali, Baturi ha rimarcato il ruolo dell’intero popolo di Dio nel processo: «La partecipazione e la corresponsabilità devono permeare la Chiesa ai vari livelli».

L’incontro del Comitato nazionale, preceduto stamattina dalla riunione della Presidenza, è stato occasione per delineare anche i prossimi passi che attendono le Chiese in Italia. «In questi mesi verrà preparata una sintesi di tutti i contributi elaborati a diversi livelli che sarà portata all’Assemblea Generale della Cei in programma a maggio» ha spiegato monsignor Erio Castellucci, arcivescovo di Modena-Nonantola e vescovo di Carpi, presidente del Comitato. Sintesi che sarà così «arricchita dal confronto tra i vescovi» e «sarà presentata al Consiglio permanente di settembre e poi servirà da base per la prima assemblea sinodale prevista dal 15 al 17 novembre 2024».

«Da metà novembre 2024 fino a febbraio 2025 – ha continuato Castellucci – le Chiese locali potranno inviare indicazioni, suggerimenti e osservazioni in vista della seconda assemblea sinodale, che si terrà dal 31 marzo al 4 aprile 2025». Da questi passaggi scaturirà quella visione di insieme che, dopo l’Assemblea Generale di maggio 2025, sarà riconsegnata alle Chiese particolari, dando il via alla fase di ricezione.

Il lavoro del Comitato prosegue nel pomeriggio e nella mattinata di domani 25 febbraio con il dialogo nelle Commissioni.

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