venerdì 11 giugno 2010
È aperta da giovedì sera presso il convento dei frati cappuccini di via Piave a Milano la camera ardente per monsignor Luigi Padovese, il vicario apostolico dell'Anatolia ucciso lo scorso 3 giugno in Turchia. La salma del religioso, giunta in Italia mercoledì, è stata trasferita al convento nel tardo pomeriggio di giovedì. Lunedì i funerali in Duomo.
Mons. Franceschini nuovo amministratore apostolico Anatolia
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È aperta da giovedì sera presso il convento dei frati cappuccini di via Piave a Milano la camera ardente di monsignor Luigi Padovese, il vicario apostolico dell'Anatolia ucciso lo scorso 3 giugno in Turchia. La salma del religioso, giunta in Italia mercoledì mattina, è stata trasferita al convento nel tardo pomeriggio di giovedì, dopo essere stata sottoposta a un'ulteriore autopsia. Venerdì sera, alle 20.45, si è svolta una veglia di preghiera aperta ai fedeli affluiti al convento per dare l'ultimo saluto a monsignor Padovese. Accanto al feretro di mons. Luigi Padovese sono stati sistemati i paramenti da lui indossati il giorno dell'ordinazione episcopale nella cattedrale di Iskenderun, in Turchia. Sul retro delle immagini commemorative destinate ai fedeli sono state stampate le parole pronunciate dallo stesso religioso lo scorso febbraio, in occasione dell'anniversario dell'omicidio di don Andrea Santoro, sacerdote italiano assassinato in Turchia. Monsignor Padovese lo aveva ricordato così: «Non è stata uccisa solo la persona ma il simbolo che essa rappresentava: ricordarlo in questo momento (...) è quanto mai significativo per ricordare a tutti noi che la sequela di Cristo può arrivare all'offerta del proprio sangue».Lunedì in Duomo a Milano i funerali, officiati dal cardinale Tettamanzi.
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