giovedì 16 marzo 2023
Firmata convenzione tra ministero della Cultura e Capitolo della basilica di Santa Maria ad Martyres: il costo sarà 5 euro. Il 70% andrà al Mic per la manutenzione e il 30% alla diocesi per la carità
Biglietto d'ingresso per visitare il Pantheon, ma non per le celebrazioni

Diocesi di Roma

COMMENTA E CONDIVIDI

Un biglietto di ingresso per i visitatori al Pantheon, ad esclusione degli orari riservati alle funzioni religiose e alle attività pastorali. Questa la novità arrivata dalla firma della nuova convenzione sul regolamento d’uso della basilica nel cuore di Roma, siglata oggi 16 marzo nella sede del Mic, tra ministero della Cultura e il capitolo della basilica di Santa Maria ad Martyres, meglio conosciuta appunto come Pantheon. Nello specifico, il testo prevede il pagamento di un biglietto per l’accesso dei visitatori al Pantheon, che sarà consentito soltanto al di fuori degli orari riservati alle funzioni liturgiche e alle attività pastorali, affinché sia salvaguardato l’esercizio del culto all’interno della basilica.

In sostanza l’accesso ai fedeli per la partecipazione alle attività religiose e di culto sarà totalmente libero e sarà cura del ministero, tramite propri addetti, interdire durante lo svolgimento di tali attività l’accesso ai visitatori attraverso appositi cartelli esplicativi all’esterno del portone. Sarà sempre cura del ministero, provvedere prima di ogni celebrazione al posizionamento di cordoni opportunamente collocati al fine di realizzare un corridoio d’accesso interno orientato al solo spazio celebrativo, escludendo possibilità di visita al resto della basilica. Il prezzo massimo del biglietto di ingresso è fissato a 5 euro, anche se diverse categorie di persone potranno comunque accedere gratuitamente. Il 70% del ricavato andrà al ministero, il quale si farà carico delle spese di manutenzione ordinaria e straordinaria e di quelle di pulizia, tenendo anche conto delle eventuali richieste di interventi che potrebbero pervenire dal Capitolo; il restante 30% alla diocesi di Roma, che lo utilizzerà per iniziative caritative e culturali e per attività di manutenzione, conservazione e restauro di chiese di proprietà statale presenti nel territorio diocesano.

«A Roma c’è una prassi secondo la quale in nessuna chiesa si paga un biglietto di ingresso, con la quale mi trovo d’accordo, ma mi rendo conto che questo del Pantheon è un caso particolare – sottolinea monsignor Daniele Micheletti, arciprete della basilica di Santa Maria ad Martyres - Si era iniziato a parlare dell’introduzione di un biglietto già diversi anni fa. Per il Capitolo è importante che sia regolamentato l’accesso dei visitatori, poiché il Pantheon è uno dei monumenti più visitati della città. Inoltre, lo Stato ha la responsabilità del monumento, per cui ha a suo carico tutte le ingenti spese e non si poteva rimanere insensibili alle richieste del ministero». La diocesi di Roma infatti, ritenendo peculiare il valore universale e l’unicità della struttura architettonica del Pantheon, che attraverso i secoli ne hanno fatto un luogo di culto del tutto unico, necessariamente aperto a una ampia fruizione anche di studiosi e ricercatori, è concorde nell’introduzione del biglietto di ingresso.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: