giovedì 26 agosto 2021
Quando si è saputa la data di beatificazione di don Francesco Mottola, morto a Tropea, sua città natale, il 29 giugno 1969, le campane della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea hanno suonato a distesa
Don Francesco Mottola. Sarà beato

Don Francesco Mottola. Sarà beato - Foto d'archivio

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Hanno suonato a distesa le campane della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea all’annuncio della data di beatificazione di don Francesco Mottola, morto a Tropea, sua città natale, il 29 giugno 1969. Una notizia «attesa da tantissimo tempo» ha sottolinetato l’amministratore apostolico, il vescovo di Locri-Gerace, Francesco Oliva. «Con grande gioia, unitamente al vescovo eletto, monsignor Attilio Nostro – ha detto Oliva –, vi annuncio che il Santo Padre ha disposto che il 10 ottobre si celebri il rito di beatificazione» di don Mottola.

La sua figura «brilla come stella della nostra Chiesa sull’intera Calabria, mostrando, dalla sua Tropea, la meravigliosa testimonianza di un sacerdozio vissuto nell’impegno della carità e della contemplazione». La celebrazione di beatificazione, la prima nella diocesi calabrese, sarà presieduta dal cardinale Marcello Semeraro, prefetto della Congregazione delle cause dei Santi.

L’attualità del suo messaggio di don Mottola sta – ha aggiunto Oliva – nella bellezza del suo sacerdozio indiviso, completamente offerto tra l’altare e la carità, in un amore appassionato e redentivo per la nostra terra di Calabria, come la capacità di elevarsi fino alle vette alte della contemplazione e la concretezza nel piegarsi fini ai piedi dei fratelli».

Alla gioia si è unito anche il vescovo eletto, Attilio Nostro, «per questo figlio di Calabria, perla del clero calabrese" che indica la strada della santità come primaria vocazione di ogni cristiano. L’annuncio, durante una conferenza stampa, è stato dato, assieme ad Oliva anche dal postulatore della causa, don Enzo Gabrieli, che ha definito don Mottola un uomo di «contemplazione» e di «grande spiritualità» che «seppe coniugare le due dimensioni della preghiera e della carità, divenendo un certosino della strada».

Lo testimoniano le tante “Case della carità” da lui fondate per l’accoglienza e l’assistenza dei poveri, dei disabili e dei più abbandonati. Per la loro cura fondò la “Famiglia degli Oblati e delle Oblate del Sacro Cuore di Gesù”. Nato a Tropea il 3 gennaio 1901, Mottola fu ordinato sacerdote nel 1924. La sua salma riposa oggi nella Cattedrale della città ed è meta di pellegrinaggio.

La causa diocesana si aprì 1982 per concludersi sei anni dopo. Il 2 ottobre 2019 la promulgazione del decreto che riconosce «miracolo attribuito all’intercessione del venerabile Servo di Dio Francesco Mottola». Si tratta della guarigione di un sacerdote oblato della diocesi calabrese, don Felice Palamara, allora seminarista al Pontificio Seminario Maggiore di Roma e oggi parroco nel Vibonese, affetto da “ritenzione urinaria funzionale”, una patologia gravemente invalidante. L’esempio di vita del prossimo beato – ha auspicato don Francesco Sicari, “fratello maggiore” dei sacerdoti Oblati – diventi «seme di una nuova primavera nella forza dello spirito che rinnova ogni cosa».

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