L’ultimo numero del giornale parrocchiale La stadera ha raccolto per lui tante testimonianze, lettere di ringraziamento e preghiere, richieste di benedizione: da Padova durante la Maratona Antonio corre per lui; i giovani della parrocchia SS. Crocifisso hanno scritto un canto a lui dedicato, Dono d’amore sei tu, che ha accompagnato il feretro e il lungo corteo al termine della liturgia esequiale, con oltre 60 sacerdoti, 20 diaconi e i seminaristi del Seminario Regionale di Molfetta.
Tantissimi i fedeli che hanno invaso il quartiere Patalini di Barletta, accorsi per l’ultimo saluto e che hanno gremito all’inverosimile la Chiesa SS. Crocifisso, nonostante il caldo asfissiante, e il salone parrocchiale: Tiziana, di una parrocchia limitrofa, catechista dice: «Ho sentito il dovere e il richiamo, lui ci ha insegnato tanto». Marisa, 16 anni, è tra i volontari del servizio accoglienza: «Avrei voluto nascere prima – dice - per conoscerlo bene e fare con lui esperienza di camposcuola. I miei amici raccontano che aveva un carisma particolare nel riportare ogni conversazione sul messaggio cristiano. Di solito alla mia età facilmente ci si distrae, siamo presi dai cellulari, dai messaggi, dai social, invece don Salvatore riusciva a richiamare la nostra attenzione e a illuminarci con la Parola di Dio». La sorella Adele chiosa: «Il sepolcro è vuoto. A tutti hai lasciato qualcosa: ai catechisti, agli amici di sempre con cui ha maturato il cammino vocazionale e condiviso il tuo percorso spirituale, ai seminaristi, ai presbiteri, ai familiari, agli ammalati che non potevi abbandonare e per i quali hai avuto fino all’ultimo una parola, una carezza, uno sguardo. Aiutaci ora un questo arduo compito di carità e gratuità ad essere i Buon Samaritano dei tempi moderni».