lunedì 28 marzo 2011
Unità d'Italia, solidarietà verso i più deboli, la situazione in Nordafrica, i cristiani perseguitati nel mondo, ma anche la legge sul fine vita e la difesa della famiglia: sono alcuni degli argomenti trattati dal cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, nella Prolusione al Consiglio Episcopale Permanente in programma a Roma da oggi al 31 marzo 2011. 
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Unità d'Italia, solidarietà verso i più deboli, la situazione in Nordafrica, i cristiani perseguitati nel mondo, ma anche la legge sul fine vita e la difesa della famiglia: sono alcuni degli argomenti trattati dal cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cai, nella Prolusione al Consiglio Episcopale Permanente in programma a Roma da oggi al 31 marzo 2011. LA CRISI IN NORDAFRICABagnasco ha confermato di aver espresso vicinanza al vescovo di Tripoli, mons. Martinelli, e ha definito l'intervento occidentale come "invocato e improvviso", che ha fatto sorgere "interrogativi e tensioni". "Auspichiamo - ha scandito il presidente Cei - che si fermino le armi e che venga preservata soprattutto l'incolumità e la sicurezza dei cittadini". Il cardinale ha anche invocato l'azione della diplomazia come "via e giusta e possibile". Agli italiani il presidente dei vescovi dice che "non ci è consentito disinteressarci da quel che avviene fuori di noi". E' l'ora di attuare quelle "politiche di vera cooperazione che sole possono convincere i nostri fratelli a restare nella loro terra".LE PERSECUZIONI ANTICRISTIANEUn capitolo della Prolusione è dedicato alle persecuzioni anticristiane in Egitto, in Iraq e in Pakistan. "Ci uniamo alla Chiesa che soffre e con lei intendiamo batterci perhé nel mondo non si debba più piangere e morire a motivo della propria fede".IL DISAGIO NEL PAESEIn Italia - è la diagnosi del presidente dei vescovi - si nasconde un senso di disagio, che non deve intaccare però "la fiducia della nostra gente verso le proprie capacità, la propria cultura, verso l'Italia stessa e i suoi destini". Un contributo a tale sensazione viene da certa rappresentazione mediatica  che tende a esasperare episodi marginali, mentre "rende invisibioli le realtà positive di cui l'Italia è ricca". "Il bene non coincide con i desideri personali, ma possiede una propria, austera oggettività", scrive Bagnasco. Il Paese ha bisogno che si torni all'oggettività, ai dati di realtà. IL FINE VITAIl cardinal Bagnasco parla anche di fine vita, sostenendo con forza la necessità e l'urgenza di una legge sulle dichiarazioni anticipate di fine vita. "Non si tratta di mettere in campo provvedimenti intrusivi che oggi ancora non ci sono, ma di regolare intrusioni già sperimentate, per le quali è stato possibile interrompere il sostegno vitale del cibo e dell'acqua"..LA FAMIGLIA Bagnasco conclude con un appello a favore della famiglia: alla collettività dovrà pu premere che le difficoltà economiche, i problemi del lavoro e della casa non diventino "un ostacolo alla realizzazione del progetto di felicità e di benessere che potenzialmente è ogni famiglia". "Davvero è auspicabile che, fatto salvo il rispetto per la libertà personale, nessuno nell'ambito pubblico provveda a decisioni che mettano in ombra l'istituto familiare, architrave portante di ogni realistico futuro".
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