sabato 18 maggio 2013
​Lo ha detto il presidente della Cei e arcivescovo del capoluogo ligure a un convegno per il 75° anniversario dell'inaugurazione dell'istituto Gaslini. L'aumento dei suicidi, "segnale tragici".
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"Qual è la domanda che deve presiedere qualunque riflessione politica, a qualunque livello e anche ad ogni altro livello di responsabilità? E qual è la lama più penetrante e tagliente nella carne della gente oggi?”. Sono domande poste, stamattina, dall‘arcivescovo di Genova e presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, in occasione di un convegno, a Genova, sui 75 anni dell‘ospedale Giannina Gaslini. Per il porporato, “il criterio per giudicare qualunque urgenza e intervento efficace è il lavoro”. La crisi economica ha avuto, tra le sue conseguenze più drammatiche, l‘aumento dei suicidi. “Sono tutti segnali tragici, che possono avere un denominatore comune, che riguarda un certo disagio generale rispetto alla situazione attuale, che dobbiamo guardare con realismo seppur con grande fiducia”. Parlando della tenuta del Governo e dell‘accordo tra Pd e Pdl il cardinale ha osservato: “È quello che auspichiamo tutti. Il verdetto delle urne è stato chiaro, pur nella sua complessità, ed ora la gente ha diritto a un governo stabile ed efficace”.

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