sabato 12 ottobre 2013
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Gli immigrati che arrivano in Italia devono "approdare con fiducia" e non sentirsi "incriminati". La società non consideri malati ed anziani "solo un costo per lo Stato". Un'esortazione a "mettere da parte divisioni per lavorare in vista del bene comune". Sono gli appelli lanciati oggi dal cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della CEI, in occasione della cerimonia per l'ampliamento della casa per anziani 'Villa Crovetto' a San Bernardo di Bogliasco nel levante genovese.
 
MIGRANTI NON SI SENTANO INCRIMINATI. Quello che sta avvenendo soprattutto in questi giorni a Lampedusa e nel Canale di Sicilia, ha detto il cardinale rappresentano "una tragedia nella tragedia" per cui servono "gesti e provvedimenti concreti". Il porporato ha poi rinnovato "l'appello all'Europa" perché "non è possibile che l'Europa, nel suo insieme, non riconosca fattivamente che l'Italia è la porta di casa". Il porporato ha quindi auspicato "provvedimenti urgenti in Italia perché queste tragedie, da una parte non avvengano, e quindi si faccia di più per i Paesi di origine" dall'altra "perché queste povere persone disperate, che affrontano i rischi del mare e della morte, possano approdare alle nostre coste con fiducia e con quella sufficiente serenità per poter trovare delle vie di integrazione e di lavoro, insieme ai nostri concittadini, pur nella crisi generale". "Sicuramente - ha concluso - perché questo avvenga e perché questo stato d'animo sia possibile è necessario che nessuno si senta incriminato".
 
MALATI ED ANZIANI NON SONO SOLO 'COSTI' PER SOCIETA'. Il cardinale ha poi esortato a non considerare anziani e malati solo come costi per la società perché "fare i conti sul costo degli anziani può portare lontano". Pur senza parlare mai espressamente di eutanasia, il cardinale ha poi affermato che "ci sono delle spinte, in alcune parti del mondo in cui si dice chiaramente e si comincia a fare i conti su quanto gli anziani costano ad uno Stato". Bagnasco ha poi citato "il Santo Padre ha parlato frequentemente, già a Rio de Janeiro, su un rischio molto grande per le società di oggi" che è "quello di tagliare le ali alla società e innanzitutto alla famiglia". Ma "le ali della società sono i giovani, i bambini e i vecchi i malati, le due parti estreme della parabola della vita che trovano il loro sviluppo nella famiglia, grembo della vita nuova e dell'educazione".
 
LASCIARE DA PARTE LE DIVISIONI. LAVORARE PER IL BENE COMUNE. Infine il porporato ha ricordato che "quando si mettono da parte le divisioni ideologiche, gli interessi personali e individuali, e si guarda solo al bene delle persone, che è il bene comune, allora le cose si possono fare e, se si possono fare in sede locale nel piccolo, lo si può, e lo si deve poter fare, nel grande e quindi a livello nazionale". "Questa struttura - ha aggiunto parlando della casa di riposo per gli anziani - è un segno, una prova concreta e inoppugnabile, che questo è possibile". Il nuovo edificio di 'Villa Crovetto' inaugurato oggi è stato realizzato con fondi regionali, della Fondazione Carige e donazioni e offerte. Con i lavori di ampliamento si aggiungono 22 posti letto ai 25 precedenti.
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