martedì 11 febbraio 2014
Nell'omelia per la Giornata del malato l'arcivescovo di Genova ​invita a chiedere a gran voce "politiche efficaci perché anziani e malati possano essere curati e custoditi come patrimonio prezioso".
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"Dobbiamo avere fiducia, alzare la voce, insieme, sapendo di chiedere non privilegi ma il bene della società intera, chiedendo ad alta voce delle politiche efficaci, incisive, pronte, urgentissime perché l'ala dei bambini e l'ala dei vecchi, degli anziani e dei malati possano essere curate e custodite come patrimonio preziosissimo: una è il futuro e l'altra è l'esperienza, la saggezza". Così il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei e arcivescovo di Genova, nell'omelia pronunciata questa sera nella cattedrale San Lorenzo in occasione della XXII Giornata mondiale del malato, nell'anniversario dell'apparizione della Madonna di Lourdes.Per il porporato, "politiche" per queste due ali della società devono essere ben diverse e ben più convinte, perché la società possa volare e non strisciare nella storia". "Da questo altare - ha poi aggiunto il cardinale Bagnasco - vogliamo, a una sola voce, elevare al cielo la preghiera per queste due ali, che sempre più appaiono ferite e deboli perché trascurate, ed elevare la nostra voce umile ma convinta e forte perché - ha concluso - si pensi di più alle cose che contano e meno a se stessi".
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