venerdì 25 marzo 2011
I quarant’anni dalla nascita del Consiglio delle Conferenze episcopali europee (CCEE)  - ha detto in un messaggio il presidente della Cei - sono un'occasione «per ricordare una realtà che ha aiutato a costruire il nostro Continente». E oggi la Chiesa in Europa «non cessa di affermare i valori fondamentali della vita, del matrimonio fra un uomo e una donna, della famiglia, della libertà religiosa e educativa».
- Il testo del messaggio
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I quarant’anni dalla nascita del Consiglio delle Conferenze episcopali europee (CCEE)  - scrive il presidente della Cei in un messaggio diffuso oggi - sono un'occasione "per ricordare una realtà che ha aiutato a costruire il nostro Continente. L’intuizione è quella di chi, subito dopo il Concilio Vaticano II, volle riproporre su scala continentale un’esperienza di collegialità per accompagnare il processo di integrazione europea"."Ai nostri giorni segnati dal relativismo sul piano teoretico e dal consumismo sul pianopratico -  afferma il cardinale Bagnasco -  la fede cristiana è sfidata a dare ragione della sua plausibilità e della rispondenza alle domande profonde della gente". L'augurio è che "il Ccee possacontinuare nel solco tracciato in questi anni per approfondire sempre più il legame tra l'evangelizzazione e la cultura del nostro tempo, e per mostrare che il cristianesimo non è soltanto un dono da preservare ma è anche il compito che ci attende per reinterpretare il mondo in cui viviamo".
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