mercoledì 22 marzo 2023
Iniziativa della Pro Civitate Christiana. La celebrazione, il 24 marzo, quarto venerdì di Quaresima, è legata a un'antica tradizione della Chiesa. In preghiera per questa strage e le altre
Parte di ciò che resta del barcone naufragato a Cutro, 88 le vittime accertate a oggi

Parte di ciò che resta del barcone naufragato a Cutro, 88 le vittime accertate a oggi - Ansa

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A Cutro, nel terribile naufragio del 26 febbraio scorso, costato la vita a 88 persone (ma il bilancio non è ancora definitivo), è stato commesso un sacrilegio nei confronti dell’uomo. Per questo occorre celebrare una liturgia penitenziale riparatoria in cui chiedere perdono a Dio.

A proporlo è la Pro Civitate Christiana di Assisi che come data ha scelto il 24 marzo, quarto venerdì di Quaresima. Un’antica tradizione nella Chiesa – spiega una nota – prevede un rito di riparazione ogni volta che viene profanato un luogo di culto, un’immagine sacra, le stesse specie eucaristiche che per i cattolici sono la presenza viva e vera del corpo di Cristo.

La tradizione definisce tale tipo di azione “sacrilegio”, categoria che ultimamente lo stesso papa Francesco ha riservato anche alla guerra.

Ebbene, prosegue il comunicato che lancia la proposta di preghiera, «nella strage di Cutro e in tutte quelle che l’hanno preceduta e seguita, è l’uomo, tempio santo e immagine di Dio ad essere stato profanato da un sistema iniquo di cui siamo parte, che non permette di riservare un’accoglienza per coloro che fuggono da guerre, persecuzioni e fame».

Di qui l’invito della Cittadella di Assisi a vivere una celebrazione riparatoria «nella forma che si riterrà più opportuna o con “Messa di riparazione”». Visitando il sito web www.cittadella.org è possibile scaricare il libretto di una liturgia penitenziale che ciascuno potrà eventualmente utilizzare.

«La celebrazione vuole essere un invito ulteriore a prendere coscienza della gravità delle scelte che si compiono sulla pelle dei più poveri – spiega Tonio Dell’Olio presidente della Pro Civitate Christiana –, a chiedere perdono di questo peccato comunitario e a sollecitare ulteriormente ad accogliere e mettere in campo politiche di accoglienza».

Nella proposta di celebrazione il Vangelo è tratto dal capitolo 25 di Matteo che più volte papa Francesco ha indicato come modello per verificare lo stato della nostra carità. Oltre che essere l’annuncio, come indicato dallo stesso Gesù, del giudizio cui sarà sottoposto l’uomo dopo la morte.

Presso la Cittadella di Assisi la liturgia avrà luogo, come detto, il 24 marzo alle 18.30

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