mercoledì 18 febbraio 2015
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All’udienza generale il Papa ha lanciato accorati appelli per Medio Oriente, Nord Africa e Ucraina. Il primo è partito dal massacro dei copti egiziani da parte dei jihadisti del cosiddetto Stato Islamico:
“Vorrei invitare ancora a pregare per i nostri fratelli egiziani che tre giorni fa sono stati uccisi in Libia per il solo fatto di essere cristiani. Il Signore li accolga nella sua casa e dia conforto alle loro famiglie e alle loro comunità. Preghiamo anche per la pace in Medio Oriente e nel Nord Africa, ricordando tutti i defunti, i feriti e i profughi. Possa la Comunità internazionale trovare soluzioni pacifiche alla difficile situazione in Libia”.
Rivolgendo poi il suo saluto ai pellegrini di lingua araba, in particolare a quelli provenienti dalla Terra Santa, dall’Iraq e dal Medio Oriente, ha detto: “Gesù ha illuminato, con l’incarnazione, l’esperienza della fraternità umana, aprendo i suoi orizzonti ad accogliere ogni uomo, specialmente i più bisognosi e poveri. Egli ha istituito la fraternità che oltrepassa ogni ostacolo di colore, di lingua e di cultura per abbracciare tutti gli uomini quando ci ha insegnato a rivolgerci a Dio chiamandoLo “Padre nostro”! Il Signore vi benedica e vi protegga tutti dal maligno!”.
Infine, salutando i vescovi dell’Ucraina venuti in visita “ad limina” e i pellegrini delle diocesi che li accompagnano, ha detto: “Fratelli e sorelle, so che tra le tante altre intenzioni che portate alle Tombe degli Apostoli c’è la richiesta della pace in Ucraina. Porto nel cuore lo stesso desiderio e mi unisco alla vostra preghiera, perché al più presto venga la pace duratura nella vostra patria. Dio vi benedica!”.
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