mercoledì 30 marzo 2011
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Nelle prime righe del Messaggio per la XXVI Gmg Madrid Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede, il Santo Padre esprime il desiderio che possano venire in Spagna anche «giovani che esitano, che sono dubbiosi, che non credono in Gesù»; venerdì 25 marzo, sul sagrato della Cattedrale di Notre Dame a Parigi, i giovani hanno concluso con una grande festa il primo appuntamento de «Il Cortile dei gentili», un'importante iniziativa di dialogo fra credenti e non credenti. Da qualche giorno ho saputo che, nei prossimi mesi, si svolgerà il convegno di un'associazione di atei e agnostici. Queste notizie hanno suscitato in me il desiderio di immaginare una lettera a tutti i giovani credenti, non credenti, dubbiosi; sarebbe bello che ogni giovane la riscrivesse, avendo in mente un proprio amico a cui consegnarla. A grandi linee la scriverei così: «Carissimo/a, ti chiedo solo alcuni minuti di attenzione perché vorrei parlarti di una cosa importante, direi la più importante della mia vita. Nessuno mette in dubbio che circa 2000 anni fa, in un preciso luogo geografico, nacque visse e morì un personaggio destinato a essere uno dei più famosi della storia: Gesù di Nazareth.Nessuno mette in dubbio che sia esistito, ne parlano un numero infinito di testimoni e di reperti archeologici; i libri scolastici di tutto il mondo e di ogni tempo lo ricordano. I suoi discepoli dissero di averlo visto, dopo la sua crocifissione, risorto. Questa affermazione è più difficile da verificare storicamente, tuttavia i testimoni oculari di questo fatto oltre ad avere scritto libri e testimonianze, accettarono di farsi uccidere, crocifiggere, spellare vivi, decapitare pur di non rinnegare questa verità; questi testimoni erano così convinti che anche i loro figli e i figli dei loro figli, accettarono la morte piuttosto che rinnegare la risurrezione di Gesù.Da allora in poi, centinaia di migliaia di persone hanno dato la vita per Gesù; miliardi e miliardi di uomini e donne hanno creduto e credono in lui; senza vederlo hanno sperimentato la sua azione, sono stati da lui aiutati, guariti, guidati, istruiti. Fra queste persone credenti ci sono innumerevoli schiere di artisti, letterati, filosofi, scienziati, da Manzoni a Michelangelo, da Galileo a Kant. Mi sembra che addirittura sia stato un sacerdote cattolico Georges Lemaitre a formulare per primo la teoria del Big Bang e qualcuno pensa, ahimè, che il Big Bang sia in contrasto con l'esistenza di Dio! Non so perché qualcuno si ostini a diffondere l'ateismo. È lo stesso interrogativo che mi pongo chiedendomi perché hanno ucciso Gesù: predicava l'amore, guariva i malati, liberava gli indemoniati, sanava gli storpi. E l'hanno crocifisso. Dava fastidio, era ingombrante, toccava le coscienze.Già ai suoi tempi i sommi sacerdoti pagarono con denaro le guardie del sepolcro per raccontare una bugia: «Dite che l'hanno portato via i suoi compagni, non dite che è risorto» (Vangelo di Matteo, capitolo 28). Non lasciamoci ingannare da chi predica l'ateismo; è una grande bugia e vivere con Gesù, abitati, accompagnati da lui, è una gioia immensa. Prego perché lo Spirito Santo faccia sperimentare agli atei, agli agnostici, ai dubbiosi, a chi è in ricerca che Dio li ama, infinitamente, teneramente; prego per i giovani credenti perché sappiano offrire ai propri amici una testimonianza semplice e vera della loro amicizia con Dio; prego per coloro che organizzeranno e parteciperanno al convegno, specialmente per i giovani; offriamo da subito per loro i nostri digiuni quaresimali, le nostre elemosine e le sofferenze; prego perché qualche giovane in ricerca, si lasci interrogare in profondità da Gesù e, chissà, come vorrebbe il Papa, venga alla Gmg di Madrid.
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