sabato 31 agosto 2013
​Si celebra domenica l’8ª Giornata promossa dalla Cei​. Ispirandosi al filo conduttore che animerà la Settimana sociale di Torino, i vescovi vogliono ricordare la centralità dei nuclei domestici nell’educazione al rispetto di ciò che ci circonda. Ad Assisi oggi e domani gli incontri nazionali​. IL TESTO DEL MESSAGGIO
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A custodire il creato s’impara in famiglia, non solo perché tra le mura domestiche si apprendono le buone pratiche, ma soprattutto perché in questo ambiente primario si può diventare donne e uomini in grado di coltivare relazioni solide e solidali con gli altri e con il mondo. È questo il senso del messaggio che la Chiesa italiana lancerà domani celebrando l’8ª Giornata per la custodia del creato. Un evento, che, fin dalla prima edizione del 2006, si propone come occasione speciale per richiamare a uno sforzo comune nella cura dell’ambiente, primo dono di Dio all’umanità. Non si tratta, quindi, di una semplice «campagna promozionale» a favore di scelte di vita più sostenibili, ma di un modo per testimoniare i valori radicati nel Vangelo. Lo ricorda bene il messaggio della Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace e della Commissione episcopale per l’ecumenismo e il dialogo, inviato per questa Giornata lo scorso 7 giugno.
Un discorso che si apre con l’icona della famiglia di Nazareth, come modello di «scuola di custodia e di sapienza». La scelta di mettere al centro la famiglia, poi, nasce anche dal tema che guiderà la 47ª Settimana sociale dei cattolici italiani: «La famiglia, speranza e futuro per la società italiana» (Torino, 12-15 settembre 2013). D’altra parte anche la Gaudium et Spes – uno dei principali documenti del Vaticano II di cui si sta celebrando il 50° anniversario – ricordava che la famiglia è «una scuola di umanità più completa e più ricca».
Al tema della salvaguardia del creato, inoltre, contribuiscono anche i gesti e le riflessioni di papa Francesco, che porta il nome del santo che nel 1979 Giovanni Paolo II proclamò patrono dei cultori dell’ecologia.
«Come vescovi che hanno a cuore la pastorale sociale e l’ecumenismo, indichiamo tre prospettive da sviluppare nelle nostre comunità – si legge nel messaggio della Cei –: la cultura della custodia che si apprende in famiglia si fonda, infatti, sulla gratuità, sulla reciprocità, sulla riparazione del male». In questa opera, concludono i vescovi, va aggiunta anche «la custodia della sacralità della domenica». Il testo integrale del messaggio – già pubblicato da Avvenire – è reperibile nel sito internet della Cei, che propone anche un sussidio per vivere la Giornata attraverso la celebrazione, la riflessione, l’approfondimento, la festa.
L’intera Penisola, infatti, verrà animata dagli eventi in programma per questa occasione: un calendario che avrà il cuore nelle diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino e di Gubbio, dove si terrà la celebrazione nazionale. Intenso il programma degli appuntamenti nella terra di san Francesco, dove proprio in questi giorni si terranno anche la 34ª edizione della Cavalcata di Satriano e la 5ª edizione del pellegrinaggio a piedi «Il sentiero di Francesco». Stamattina alle 8.30 sarà proprio la partenza della Cavalcata ad aprire la giornata a Rivotorto di Assisi. Alle 10, poi, al Sacro Convento di Assisi si terrà la sessione scientifica del Convegno «Custodire il creato per un futuro sostenibile». Il programma di questa prima parte prevede l’intervento di esperti e studiosi come Corrado Clini (direttore generale del Ministero dell’Ambiente), Franco Cotana (Università di Perugia), Andrea Segrè (Università di Bologna), Simona Beretta (Università Cattolica), monsignor Angelo Casile, direttore dell’Ufficio nazionale per i problemi sociali e il lavoro.
Nel pomeriggio, alle 15, si terrà la sessione teologica con Simone Morandini (Fondazione Lanza), Alessandra Smerilli (Pontificia Facoltà di Scienze dell’educazione), padre Egidio Canil (superiore del convento Franciscanum di Assisi) e monsignor Gino Battaglia, direttore dell’Ufficio nazionale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso. Alle 21 nella Basilica inferiore di Assisi è prevista una Veglia di preghiera. Domani ad Assisi alle 9.30, poi, in piazza del Vescovado i presenti ascolteranno storie e testimonianze nei luoghi della «spoliazione» di Francesco. Alle 11 nella chiesa di Santa Maria Maggiore ci sarà la Messa trasmessa in diretta su Tv2000 e Rai Uno, presieduta dall’arcivescovo Domenico Sorrentino, vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino. Seguirà il collegamento in diretta con l’Angelus del Papa attraverso la trasmissione «A Sua Immagine». Alle 12.45 è prevista la preghiera sulla tomba di san Francesco e la benedizione dei pellegrini in partenza per «Il Sentiero di Francesco». Alle 16 nel Sacro Convento si terrà uno spettacolo dedicato al Poverello, mentre alle 18.30 si chiuderà la Giornata.
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