mercoledì 4 ottobre 2017
Due tappe verso il Sinodo: a marzo il Papa incontra i giovani di tutto il mondo, di altre confessioni cristiane, di altre religioni e non credenti. Ad agosto ci sarà la due giorni con gli italiani
Il Papa: la Chiesa ascolti anche dubbi e critiche dei giovani
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Sono due gli incontri di preparazione al Sinodo dei vescovi del 2018 che i giovani italiani e di tutto il mondo avranno con papa Francesco.

Il primo con i giovani di tutto il mondo - annunciato dal Papa nell'udienza odierna - coinvolgerà ragazzi di tutte le religioni, e di tutte le confessioni cristiane e anche giovani non credenti e si svolgerà dal 19 al 24 marzo 2018.

Il secondo momento, considerato idealmente una tappa di preparazione al Sinodo 2018, riguarderà, invece, soltanto i giovani italiani che abbracceranno papa Francesco l'11 e il 12 agosto 2018 a Roma, a seguito di una settimana di pellegrinaggi.

Va ricordato che il Sinodo dei vescovi in programma a ottobre 2018 vedrà i vescovi riflettere proprio sul tema "I giovani, la fede e il discernimento", ecco perché il Papa ha più volte chiesto il loro coinvolgimento con incontri specifici dedicati a loro.

A marzo una riunione di giovani anche non cristiani in vista del Sinodo dei vescovi di ottobre 2018

"Desidero annunciare - ha detto il Papa in udienza generale - che dal 19 al 24 marzo 2018 è convocata dalla Segreteria generale del sinodo dei vescovi una riunione pre-sinodale a cui sono invitati giovani provenienti dalle diverse parti del mondo: sia giovani cattolici, sia giovani di diverse confessioni cristiane e altre religioni, o giovani non credenti".

"Questa iniziativa - ha spiegato papa Francesco - si inserisce nel cammino di preparazione della prossima assemblea generale del sinodo dei vescovi che avrà per tema 'I giovani, la fede e il discernimento vocazionale', nell'ottobre 2018. Con tale cammino - ha rimarcato - la Chiesa vuole mettersi in ascolto della voce, della sensibilità, della fede e anche dei dubbi e delle critiche dei giovani. Dobbiamo ascoltare i giovani. Per questo, le conclusioni della Riunione di marzo saranno trasmesse ai padri sinodali".

Dalla Sala Stampa vaticana sono poi arrivate delle precisazioni - a firma del cardinale Lorenzo Baldisseri, segretario generale del Sinodo - su questa iniziativa annunciata da papa Francesco "che permetterà ai giovani di esprimere le loro aspettative e i loro desideri, nonché le loro incertezze e le loro preoccupazioni nelle complesse vicende del mondo odierno. Tale iniziativa si inserisce nella tradizione sinodale, in quanto già nel passato sono stati organizzati incontri pre-sinodali, come quello in preparazione alla VII Assemblea Generale Ordinaria del 1987, sulla vocazione e la missione dei laici nella Chiesa e nel mondo, e come il Simposio in vista della I Assemblea Speciale per l’Europa del 1991".

Chi parteciperà alla riunione pre-sinodale a marzo 2018

Nella nota della Santa Sede si legge che "saranno invitati giovani in rappresentanza delle Conferenze Episcopali, delle Chiese Orientali, della vita consacrata e di coloro che si preparano al sacerdozio, di Associazioni e Movimenti ecclesiali, di altre Chiese e comunità cristiane e di altre Religioni, del mondo della scuola, dell'università e della cultura, del lavoro, dello sport, delle arti, del volontariato e del mondo giovanile che si ritrova nelle estreme periferie esistenziali, nonché esperti, educatori e formatori impegnati nell'aiuto ai giovani per il discernimento delle loro scelte di vita".

"La riunione pre-sinodale contribuirà ad arricchire la fase di consultazione già avviata con la pubblicazione del Documento Preparatorio ed il relativo Questionario, con l'apertura del sito online contenente un apposito Questionario per i giovani e con il Seminario Internazionale sulla condizione del mondo giovanile, tenutosi nello scorso mese di settembre. Il frutto dei lavori di tale riunione verrà offerto ai Padri sinodali, insieme ad altra documentazione, per favorire la loro riflessione e il loro approfondimento".
Inoltre, è stato chiarito che la data prevista per la riunione pre-sinodale è stata scelta per permettere a tutti i giovani di partecipare, a conclusione dei lavori, il 25 marzo 2018 alla celebrazione della Messa della Domenica delle Palme con papa Francesco in piazza San Pietro in occasione della XXXIII Giornata Mondiale della Gioventù del 2018 sul tema “Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio” (Le 1,30).

A Roma con papa Francesco anche i giovani italiani l'11 e 12 agosto 2018

«La vigilia dell'assemblea sinodale è sempre stata caratterizzata da un momento comune di preghiera, ma stavolta si è pensato di coinvolgere direttamente i ragazzi anticipando l'appuntamento all'estate per favorire una maggiore partecipazione», spiega don Michele Falabretti, responsabile del Servizio nazionale per la pastorale giovanile (Snpg) della Cei sottolineando che l'appuntamento di Roma sarà preceduto da una settimana in cui i giovani scenderanno per le strade, sulle antiche vie di pellegrinaggio più o meno conosciute, sulle orme dei santi, alla scoperta delle ricchezze umane e cristiane del territorio. «Volevamo rendere in modo plastico l'idea che il Sinodo è un cammino», chiarisce don Falabretti per il quale «camminando insieme, giovani e adulti, avranno l'opportunità di ritessere i fili delle relazioni e andare incontro ad esperienze di fede, ma anche di vita sociale e civile che sono segno di speranza e possono diventare oggetto di riflessione, fonte di impegno, modello da imitare».

Nell'attraversare l'Italia, percorrendo ad esempio un tratto della Francigena da nord verso sud o viceversa, facendosi pellegrini da Loreto ad Assisi o lungo il cammino minerario di santa Barbara in Sardegna, nei luoghi di san Benedetto o di sant'Antonio, sulla via calabrese che dal santuario di san Francesco di Paola porta a Serra San Bruno, i ragazzi faranno incontri importanti: con testimoni e luoghi dell'accoglienza dei migranti, della solidarietà e del protagonismo civile, della cura dei disabili, degli anziani e di quanti vivono situazioni di fragilità. «Vedere esperienze concrete – rileva il sacerdote – aiuta a pensare, a riproporre soluzioni simili adattandole al proprio contesto, ad immaginare forme pastorali nuove».
Ad essere, in sintesi, "Chiesa in uscita", in un duplice senso: «Usciamo in strada sia per andare verso gli altri sia perché la strada ci venga incontro così che il mondo possa dire qualcosa a noi». «L'espressione "Chiesa in uscita" – aggiunge – ci chiama a non essere arroccati e chiusi in noi stessi, ma può essere letta anche come un invito a farci affascinare dalla realtà che incontriamo, a lasciarci convertire dal mondo piuttosto che convertirlo».

Il Sinodo è un cammino: prima dell'evento di Roma una settimana di pellegrinaggi sulle orme dei santi

L'Italia si prepara dunque ad un'invasione pacifica di giovani che, osserva don Falabretti, «saranno visibili e presi in considerazione
per un'iniziativa positiva, mentre spesso salgono alla ribalta solo se fonte di preoccupazione o di turbativa sociale». Ci saranno diocesi che si muoveranno insieme e altre che lo faranno da sole, gruppi regionali e formazioni più piccole. «Alcuni vescovi – confida il responsabile del Snpg – hanno già dato la disponibilità a camminare con i loro ragazzi, altri li raggiungeranno nelle diverse tappe del percorso». Ci si ritroverà poi tutti a Roma, destinazione finale di una quarantina di itinerari, per la grande veglia di sabato con papa Francesco e per la Messa della domenica, il primo raduno dei giovani italiani con un Pontefice a undici anni dall'Agorà di Loreto. La macchina organizzativa si è già messa in moto, il conto alla rovescia è partito. O meglio: il cammino, il Sinodo, è già iniziato.



(Con la collaborazione di Stefania Careddu)

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