giovedì 16 aprile 2020
Dai preti dei giovani, don Marco Barbetta e don Luigi Giussani, a don Giancarlo Quadri e don Franco Carnevali, sacerdoti legati ai migranti, ai numerosi parroci, dalla Brianza al Lario. I ritratti.
Il Duomo di Milano durante i giorni della pandemia

Il Duomo di Milano durante i giorni della pandemia - Ansa

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A Pasqua i lutti della diocesi di Milano sono diventati 13: la diocesi di Milano ha infatti diffuso la notizia della morte di don Giovanni Ferré, 90 anni, per 17 anni parroco di Besozzo, cittadina del Varesotto, poi cappellano della Casa di riposo Menotti Bassani di Laveno Mombello dove in queste settimane si sono verificati numerosi casi di Covid-19. Il sindaco di Besozzo Riccardo Del Torchi testimonia che «ha voluto svolgere fino all’ultimo il suo ruolo di guida spirituale».

Il 3 aprile era deceduto don Erminio Scorta. 92 anni, 66 anni di Messa, da 33 Scorta era cappellano alla Casa del Cieco. Prima di don Scorta, erano morti a poche ore di distanza don Pino Marelli, 80 anni, e don Cesare Terraneo, 75. Marelli, già parroco a Varese e Castellanza, poi nella comunità di Concorezzo, in Brianza, viveva nella parrocchia di San Giovanni Battista alla Bicocca di Milano. Terraneo era stato parroco per 24 anni a Bellano, sul lago di Como, ed era una figura molto nota nell’area del Lario. Morto anche don Paolo Merlo, 88 anni, prete dal 1955, a lungo parroco di Trucazzano. Risiedeva a Busto Arsizio. Deceduto anche don Luigi Brigatti, nato a Robbiate, in provincia di Lecco, 72 anni, un lungo ricovero in gravi condizioni all’Ospedale di Magenta. Era parroco di San Remigio a Sedriano, paese a ovest della metropoli, dal 2005. Pochi giorni prima aveva suscitato grande dolore a Sesto San Giovanni la morte del salesiano don Agostino Sosio, 66 anni, parroco della Comunità pastorale di Santa Maria Ausiliatrice e San Giovanni Bosco, sacerdote che tutti ricordano zelante e appassionato.

La diocesi piange anche don Giancarlo Quadri, 75 anni, il sacerdozio dedicato ai migranti, prima quelli meridionali nella metropoli, poi gli italiani all’estero, infine le persone giunte da altri Paesi e continenti, con religioni e culture con le quali entrare in dialogo, arte nella quale è stato maestro riconosciuto anche come responsabile della Pastorale diocesana dei migranti in anni cruciali. Altra grave perdita per la diocesi ambrosiana è quella di don Franco Carnevali, 68 anni, parroco della Comunità pastorale Santissima Trinità d’Amore di Monza. Originario di Legnano, anch’egli impegnatissimo con le comunità immigrate in Brianza, è ricordato con grande affetto a Lecco, dov’è stato per 14 anni, e poi a Gallarate, dove la figura decisiva per far dialogare amministrazione comunale e comunità islamica offrendo non solo occasioni di confronto ma anche luoghi per la preghiera, e sopportando per questo ingiuste critiche. Morto anche il 90enne don Cesare Meazza, che a Cernusco sul Naviglio - tra le comunità dov'è stato nella sua lunga vita - ancora ricordano come prete capace di mettersi in sintonia con i giovani.

In tre giorni - tra il 17 e il 19 marzo - Milano ha perso tre sacerdoti. Colpisce il filo rosso tra i primi due, entrambi cappellani universitari, ed entrambi legati all'esperienza di Comunione e Liberazione (qui un loro ricordo). Grande emozione ha suscitato la scomparsa (riconducibile anzitutto a problemi cardiaci) di don Marco Barbetta, 82 anni, cappellano del Politecnico, figura assai nota in Cl a Milano e non solo, primo prete ambrosiano vittima del virus, direttore spirituale di innumerevoli giovani. Sgomento analogo per la morte, dopo giorni di lotta in terapia intensiva, di don Luigi Giussani, 70 anni, vicario della popolare parrocchia milanese di San Protaso, omonimo del fondatore di Comunione e Liberazione e tra i riferimenti del movimento in città (tanto da essere ribattezzato affettuosamente "Giussanello" tra i tanti amici), oltre che assistente spirituale degli studenti all'Università Statale, teologo e intellettuale finissimo, animatore in parrocchia di catechesi per gli adulti delle quali circolano appunti specchio del suo pensiero rigoroso e spalancato sulla speranza. Nel giorno di san Giuseppe era giunta poi la notizia della morte di don Ezio Bisiello, 64 anni, personaggio molto amato in Brianza essendo stato a lungo parroco d Ronco Briantino, dopo aver svolto il suo ministero nel Varesotto, tra Somma Lombardo e Gallarate.

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