lunedì 17 agosto 2015
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La vita umana "non è un vagabondare senza senso, ma è un pellegrinaggio che, pur con tutte le sue incertezze e sofferenze, ha una meta sicura: la casa del nostro Padre, che ci aspetta con amore". Lo ha sottolineato Papa Francesco all'Angelus di ferragosto. "Se la misericordia del Signore è il motore della storia, allora Maria - ha affermato il Papa spiegando il sinificato del dogma dell'Assunzione proclamato da Pio XII nel 1950 - non poteva "conoscere la corruzione del sepolcro colei che ha generato il Signore della vita" e "tutto questo non riguarda solo Maria. Le 'grandi cose' fatte in lei dall'Onnipotente ci toccano profondamente, ci parlano del nostro viaggio nella vita, ci ricordano la meta che ci attende: la casa del Padre". Francesco ha esortato dunque i fedeli a guardare "la nostra vita alla luce di Maria Assunta in Cielo". "Come membri della Chiesa, siamo destinati - ha assicurato il Papa - a condividere la gloria della nostra Madre, perchè, grazie a Dio, anche noi crediamo nel sacrificio di Cristo sulla croce e, mediante il Battesimo, siamo inseriti in tale mistero di salvezza. Oggi tutti insieme la preghiamo, perchè, mentre si snoda il nostro cammino su questa terra, lei rivolga a noi i suoi occhi misericordiosi, ci rischiari la strada, ci indichi la meta, e ci mostri dopo questo esilio Gesù, il frutto benedetto del suo seno". "O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria", ha pregato infine il Papa ad alta voce. Papa Francesco ha espresso poi la sua solidaretà "alla popolazione della città di Tianjin, nella Cina settentrionale, dove alcune esplosioni nell'area industriale hanno causato oltre 100 morti e feriti e ingenti danni". "Assicuro la mia preghiera - ha aggiunto - per coloro che hanno perso la vita e per tutte le persone provate da questa sciagura; il Signore dia sollievo ad esse e sostegno a quanti sono impegnati per alleviare le loro sofferenze". Al termine dell'Angelus, Papa Francesco ha invitato i fedeli a fare visita oggi, festa dell'Assunta, a un santuario mariano, indicando a Roma la Basilica di Santa Maria Maggiore."Saluto tutti voi - ha poi concluso - romani e pellegrini di diversi Paesi! Vi affido alla materna premura della nostra Madre, che vive nella gloria di Dio e sempre accompagna il nostro cammino. Vi ringrazio di essere venuti e vi auguro una buona festa. Per favore, non dimenticatevi di pregare per me. Buon pranzo e arrivederci!".
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