venerdì 12 maggio 2017
È straniero il 70% dei pellegrini che arriva nel santuario mariano di Fatima. Gli italiani sono al secondo posto dopo gli spagnoli. Boom di coreani. Tutti i dati su chi giunge (anche a piedi)
I pellegrini a piedi verso Fatima (Ansa)

I pellegrini a piedi verso Fatima (Ansa)

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Arrivi sempre più internazionali a Fatima. Nel centenario delle apparizioni sta cambiando profondamente il profilo del pellegrino diretto nel santuario mariano portoghese. In tempi di globalizzazione e nuovi media, in pochi anni i fedeli provenienti dall’estero hanno raggiunto il 70% del totale, secondo l’ente turistico regionale Centro de Portugal. Così sono state rovesciate le proporzioni di sempre, fino a pochi anni fa, quando Fatima era eminentemente destinazione della devozione portoghese o al massimo iberica. Anche secondo dati statistici del santuario, la presenza lusitana rappresentava tradizionalmente l’80% dei fedeli, ma da poco non è più così.


Anche la Aciso (Associação Empresarial Ourém–Fátima, la sigla regionale degli imprenditori), mentre indica che c’è il tutto esaurito da oltre un anno per le date in queste giornate con papa Francesco e che l’annuncio della visita del Pontefice ha comunque moltiplicato le prenotazioni per l’intero 2017, specie nelle solennità liturgiche, oltre che in quelle mariane, concorda nel segnalare che sono gli italiani la seconda nazionalità più rappresentata, dietro agli spagnoli, davanti a polacchi, statunitensi e - a sorpresa - sudcoreani. I maggiori incrementi vengono invece da Asia e America Latina.


Cifre destinate ad aumentare, a breve soprattutto da oltre Atlantico, anche perché per il 2017 Lisbona è stata dichiarata Capitale ibero-americana della cultura, dunque polo d’attrazione di flussi che coinvolgeranno in larga parte anche Fatima, che è a meno di due ore d’auto o di bus dalla capitale. La risonanza di Fatima in Nord America è in aumento ma è anche recente, e non di rado preda della cronica approssimazione geografica di notizie e informazioni che più di una volta ne hanno dato conto come di un santuario ‘spagnolo’ anziché portoghese.


Pellegrini da sempre più lontano significa anche crescita costante degli arrivi negli ultimi anni: nel 2017 sono attesi 8 milioni di pellegrini, secondo l’ente turistico regionale Centro de Portugal. Nel 2015 erano stati 6,2 milioni e 7 lo scorso anno. Il turismo religioso ha reso il Portogallo la ventesima maggior destinazione turistica, secondo l’Organizzazione mondiale del turismo, con oltre i 14 milioni di visitatori l’anno, ben più della popolazione nazionale che non supera i 10. La frazione di Ourém sta diventando ‘l’altare del mondo’ scrivono i media portoghesi.


Una rivoluzione nell’accoglienza e nella pastorale, e un volano economico e promozionale per gli anni a venire in un Paese "devastato dalla crisi economica e dalla corruzione" (indica un recente report Ocse), dove “un cittadino su tre non ha redditi per una vita dignitosa”, e il tasso di emigrazione annuale è del 17%. A questo crocevia della fede molti pellegrini hanno scelto di arrivare a piedi. Sono stati così in parte meglio attrezzati (talora con segnavia sul terreno) i quattro ‘cammini’ tradizionali che collegano Fatima a Lisbona, Oporto e alla Spagna seguendo strade statali (non senza rischi) e sentieri di campagna, resti di lastricati romani o vie reali: il cammino del Tago, quello del Nord, di Nazaré e il Camino della Costa.


La fama del santuario raggiunse per la prima volta la visibilità mediatica mondiale e i grandi numeri a partire dal viaggio di Giovanni Paolo II che nel 1982, ad un anno esatto dall’attentato a cui era sopravvissuto a piazza San Pietro, visitò la cittadina dei pastorinhos per ringraziare la Vergine d’averlo custodito, tornandovi altre due volte, nel 1991 e nel 2000 per la beatificazione dei due veggenti Jacinta e Francisco. Un’epoca e un panorama mediatico ben diversi da quando, nel cinquantenario delle apparizioni, Paolo VI si era inginocchiato in preghiera, primo tra i Papi, davanti all’immagine mariana nella Cova da Iria. Dopo Benedetto XVI nel 2010, per papa Francesco, che pure aveva consacrato subito il suo pontificato a Nossa Senhora così come pure il mondo intero a Roma il 13 ottobre 2013 al suo Cuore Immacolato, sarà la prima volta a Fatima da pellegrino.

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