giovedì 22 luglio 2021
Piccoli marinai crescono sulla scia dell’inclusione sociale e della nautica solidale nel rispetto degli altri e dell'ambiente. Parla l’Ammiraglio Donato Marzano
Un atleta disabile si preparare per un'uscita con l'imbarcazione Hansa 303

Un atleta disabile si preparare per un'uscita con l'imbarcazione Hansa 303 - Grienti

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Un giro di boa è possibile nello sport come nella vita. Basta salire a bordo di un'imbarcazione speciale per prendere il largo e vivere il mare insieme al grande equipaggio della Lega Navale Italiana, che proprio quest'anno, nei momenti difficili dell'emergenza sanitaria, ha gettato il cuore oltre l'ostacolo pur di offrire in sicurezza una proposta educativa a bambini, ragazzi e giovani speciali.

Presidente, in questi giorni in cui Salvatore Cimmino sta compiendo il Giro d'Italia a nuoto l'attenzione si è concentrata sul rapporto tra sport e disabilità. Perché la Lega Navale ha ritenuto opportuno supportare questa iniziativa?
La Lega Navale Italiana è al fianco di Salvatore Cimmino così come è al fianco di chi vuole avvicinarsi al mare senza barriere fisiche, motorie, sociali, psicologiche, infrastrutturali in linea con una missione che dura da 124 anni, per una concreta attenzione al mare come risorsa da vivere in tutti i suoi aspetti, da parte di chiunque. Vogliamo perciò diffondere una cultura del mare in tutti i suoi aspetti sportivi, economici, educativi ma vogliamo anche insegnare, in particolare ai più giovani, a rispettare il mare ed a proteggerlo dagli scempi che l'inquinamento sta provocando. Il mare deve essere fruibile da tutti, senza distinzione di età, classe sociale e capacità fisiche, quindi anche da parte delle categorie meno agiate e delle persone con disabilità.

Il presidente Nazionale della Lega Navale Italiana, ammiraglio Donato Marzano

Il presidente Nazionale della Lega Navale Italiana, ammiraglio Donato Marzano - Grienti

Il Giro d'Italia resta un evento straordinario a livello nazionale, ma quando i riflettori si spengono qual è la proposta quotidiana della Lega Navale per i bambini e i ragazzi speciali che vogliono vivere il mare?
L’inclusione sociale e la nautica solidale, sono una costante delle attività delle sezioni della Lega Navale italiana, oltre 270 distribuite lungo tutte le nostre coste con 50000 soci che sono le braccia, le menti e gli unici finanziatori della nostra Associazione che è al tempo stesso un Ente pubblico non economico controllato dai Dicasteri della Difesa e delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili. Ci siamo dotati di imbarcazioni appositamente progettate e realizzate per far praticare la vela, il canottaggio, la canoa anche a chi ha difficoltà fisiche e mentali, abbiamo formato istruttori preparati ed appassionati, sosteniamo iniziative come quella di Cimmino. Si pensi ad esempio ai non vedenti, che attraverso la differenza della pressione del vento, riescono ad orientarsi e vivere delle sensazioni uniche in barca a vela. Il mare è un grande maestro di vita per tutti e in particolare per chi vive situazioni di difficoltà e disagio. Anche per quest’anno la Lega Navale ha già realizzato moltissime attività di nautica solidale e molte altre sono in programma. Dal Campionato italiano di vela per la classe hansa 303 a Porto San Giorgio nelle Marche a luglio, alla tre giorni della Sail Inclusive di Genova nello scorso mese di giugno, dove sono state effettuate uscite con la citata imbarcazione a favore di neofiti della vela con disabilità in concomitanza con la tappa italiana dell’evento Ocean Race 2021. Gli sport nautici, l'ambiente e la nautica solidale saranno ancora tra i temi del convegno “Mare al Centro” che la Lega Navale italiana sta organizzando assieme al Centro Alti Studi Difesa a Roma per il prossimo mese di settembre, per proseguire a ottobre con l’organizzazione del Mondiale di vela sempre per la classe hansa 303 a Palermo per atleti con disabilità provenienti dai cinque continenti.

A scuola di vela basica

A scuola di vela basica - Grienti


Questo periodo di pandemia ha messo a dura prova l'intero mondo dell'associazionismo, così come un po' tutti gli sport. Come ha reagito a livello territoriale la Lega Navale per stimolare alla ripresa delle attività?

Con la rigorosa applicazione delle misure previste dalle normative nazionali per il contrasto al fenomeno pandemico che al momento continua a richiedere la massima attenzione, le nostre Sezioni e Delegazioni hanno continuato le loro attività istituzionali, portando avanti numerosi e diversificati progetti sportivi, di nautica solidale e di protezione ambientale. Nei nostri Centri Nautici Nazionali a Ferrara-Lido delle Nazioni, Sabaudia e Taranto così come in moltissime Sezioni migliaia di ragazzi e ragazze sono stati introdotti la scorsa estate ed in questi giorni allo sport, al mare ed alla natura. È vero vi sono stati limiti e problemi in alcune attività sociali, sportive e nelle attività in presenza, ad esempio nelle scuole, ma siamo ripartiti con entusiasmo e la consapevolezza che il mare costituisce un'occasione unica per il nostro Paese per riprenderci economicamente, socialmente ed affettivamente.

La cultura del mare e la metafora dell'equipaggio sono due temi che coinvolgono molto i ragazzi e i giovani impegnati a vario livello presso la Lega Navale. Cosa vi spinge in questo impegno?
Il nostro impegno principale è quello di sensibilizzare tutti ed in particolare i giovani alle non facili leggi del mare, soprattutto nel caso di soggetti deboli, come giovani disadattati e in carenza di valori. Come pure favorire chi vuole apprendere una disciplina marinaresca o praticare uno sport acquatico ma non è in grado di sopportarne i costi. Per far questo i nostri soci, molti dei quali definisco veri paladini del mare, agiscono da grande «equipaggio» ideale che abbina la passione per il mare e per lo sport ad attività a carattere sociale. Anche dal punto di vista puramente agonistico, voglio evidenziare che tra i giovani che frequentano i nostri corsi di vela, canoa e canottaggio vengono selezionati dalle varie Federazioni sportive del Coni giovani atleti che si distinguono a livello internazionale. Non è un caso che proprio 5 dei 9 componenti la rappresentanza della vela nazionale alle Olimpiadi di Tokyo siano nati sportivamente alla Lega Navale Italiana.

Attività di pulizia dei fondali marini con i nuclei sub della Lega Navale Italiana

Attività di pulizia dei fondali marini con i nuclei sub della Lega Navale Italiana - Grienti


Vivere il mare significa anche rispettarlo e sappiamo che oggi le tematiche legate all'ambiente e al clima sono molto importanti. Qual è la proposta della Lega Navale?


Tra gli scopi statutari della Lega Navale Italiana c’è proprio quello di favorire la tutela dell'ambiente marino e delle acque interne. Per questo sono partiti progetti di ricerca nel settore della protezione ambientale con le Università di Lecce, di Bari e con l'ISPRA-Istituto superiore per la ricerca e la protezione ambientale- con cui di recente abbiamo finalizzato significative convenzioni: un binomio vincente tra chi opera sul mare e chi studia come proteggerlo, una collaborazione virtuosa che si concretizza in progetti mirati alla monitorizzazione della posidonia, delle microplastiche, degli arenili, dei rifiuti galleggianti con il coinvolgimento di tutti i soci che in questo modo si formano e sono parte attiva e consapevole del progetto. Nel contempo le nostre sezioni da sole o in sinergia con altre associazioni organizzano raccolte e smaltimento di rifiuti ed in particolare della plastica che soffoca i nostri mari. Cultura e azione per il mare sintetizzano bene l'essenza della Lega Navale Italiana che è pronta ad accogliere chi ama e vuole fare qualcosa per il mare.





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