mercoledì 26 giugno 2013
Un maxi-furto avvenuto in più riprese. Al conservatorio Vincenzo Bellini di Palermo non si trovano più 25 strumenti preziosi che risalgono al 1600 e 1700. Un violino è stato venduto a un'asta londinese da Christie's per 300mila euro. Fino all'arrivo del nuovo direttore, che ha sporto denuncia, nessuno si era accorto di nulla.
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Un maxi-furto avvenuto in più riprese. Un pezzo alla volta, perché così prevedeva lo “spartito” messo a punto da coloro che hanno organizzato il colpo.Al conservatorio Vincenzo Bellini di Palermo non si trovano più 25 strumenti preziosi che risalgono al 1600 e 1700: sono violini, viole, contrabbassi, davvero pezzi unici. A scoprire la truffa è stato il nuovo direttore del conservatorio, Daniele Ficola: nel mese di ottobre dell'anno scorso ha presentato una dettagliata denuncia ai carabinieri del nucleo tutela patrimonio culturale.Fino ad allora nessuno si era accorto di nulla. Eppure gli strumenti - che per dimensioni e valore non dovrebbero certo passare inosservati - sono iniziati a sparire dieci anni fa.  All'inizio degli anni Duemila un violino è stato venduto a un'asta londinese da Christie's per 300mila euro.  Tra gli strumenti trafugati c'è un Nicola Amati del 1607, uno Jacobus Syainer del 1659, uno Chappuy del 1759. La Procura di Palermo ha aperto un’indagine e ci sarebbero già quattro indagati. Prima del 2012, l'unica denuncia dei vertici del conservatorio risale al luglio del 2003, quando fu segnalata la scomparsa dei due registri di inventario, ovvero l'elenco dei pezzi che componevano il tesoro di Vincenzo Bellini.​
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