sabato 25 novembre 2023
Indignarsi non basta, bisogna reagire alle tragedie come quella di Giulia e di tante altre donne la cui vita è stata spenta in modo brutale. Non possiamo restare indifferenti
Il cardinale Matteo Zuppi

Il cardinale Matteo Zuppi - ANSA

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“Amore e violenza non vanno d’accordo, l’amore è dono e mai possesso dell’altro. È mio solo se è suo! Indignarsi non basta, bisogna reagire alle tragedie come quella di Giulia e di tante altre donne la cui vita è stata spenta in modo brutale. Non possiamo restare indifferenti e soprattutto non possiamo abituarci”. Così il card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

In un messaggio sui social, il cardinale ricorda che “è in gioco il futuro, ma anche il presente, della nostra società, il nostro vivere in una trama di relazioni”: “I cristiani, discepoli di Gesù, amati e chiamati ad amare, devono ricostruire una comunità che viva la bellezza di relazioni secondo il comandamento evangelico. In che modo? Liberandosi dalle conseguenze del piegare tutto al proprio bene, ai criteri di successo, competizione, prestazione, affermazione di sé nell’esibizione e non nel servizio libero e gratuito”.


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