venerdì 25 novembre 2016
Lunedì il timbro finale. Stanziati 150 milioni in più per la lotta alla povertà. Allargate le platee delle lavoratrici che possono andare in pensione con Opzione donna
Via libera della Camera. Pensione più facile
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La legge di Bilancio supera in tempo utile per il referendum, come da programma, il primo voto di fiducia alla Camera, dove il governo incassa 348 sì, 144 i contrari. È la fiducia numero 62 per l’esecutivo Renzi. Un via libera scontato, ma che non risparmia alla manovra che vale 27 miliardi di euro (e fa salire il deficit 2017) le polemiche finali legate soprattutto alla sanità. Un po’ per il caso Taranto (vedi sotto), un po’ per l’emendamento ribattezzato "norma De Luca", che consente di nuovo ai presidenti di Regione di ricoprire anche il ruolo di commissario straordinario per i piani di rientro. Torna alla carica sulla questione il Movimento 5 Stelle, parlando di «sanità campana» messa sul piatto «in cambio di migliaia di voti clientelari per il Sì». Peraltro M5S osserva che il governo sul tema è «nel pallone», visto che ha poi dato l’ok a due ordini del giorno (di Sinistra italiana e Fi) che chiedono in premessa proprio di cancellare la "norma De Luca".
Al primo giro di boa, comunque, la manovra si presenta con 241 modifiche rispetto al testo approvato dal governo. Fra quelle scaturite dalla maratona finale in commissione Bilancio ne è emersa un’ultima significativa. Si differenzia, infatti, il tetto di reddito ammesso per poter ricevere l’anticipo pensionistico (Ape) social, quello senza costi, tra chi ha un lavoro dipendente o parasubordinato e chi invece è lavoratore autonomo: per quest’ultimo la soglia scende a 4.800 euro annui (contro 8mila). Molti i ritocchi di piccola, se non piccolissima entità, e riguardano i micro-capitoli più disparati, dagli interventi per Matera "Città europea della cultura 2019" ai fondi per le associazioni degli ex combattenti, fino ad altri 50 milioni per gli Lsu della Calabria. Il provvedimento, dopo il voto finale della Camera previsto lunedì, passerà all’esame del Senato. Dove, assicura il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, l’esame sarà regolare qualunque sia l’esito del referendum. «Non ci saranno sorprese» e la legge sarà approvata entro l’anno, assicura il ministro, dicendosi anche convinto che il Paese non rischi «attacchi speculativi». Padoan è tornato quindi sulla contesa con l’Ue, ancora da risolvere sui conti 2017, mettendo ancora l’accento sull’"altra" anomalia della Germania, relativa al super-attivo della bilancia commerciale: «È un surplus molto elevato, le regole vanno rispettare sia sul deficit sia sul surplus». (E.Fat.)


La «nuova» manovra riveduta e corretta dalla Camera destina 150 milioni in più alla lotta alla povertà, allarga il meccanismo pensionistico "opzione donna" e anche l’ottava salvaguardia per gli esodati, tutela i lavoratori dei call center e destina nuovi incentivi alle scuole paritarie. Ecco, in breve, alcuni dei capitoli su cui i parlamentari di Montecitorio hanno inciso di più nel corso dell’esame in Commissione Bilancio.

Pensione e welfare

Opzione donna viene estesa alle lavoratrici nate nei mesi di ottobre, novembre e dicembre del 1958 (e alle autonome nate nell’ultimo trimestre del 1957) che hanno maturato 35 anni di anzianità entro il 31 dicembre del 2015. Via libera anche all’ampliamento della platea dell’ottava salvaguardia. Con lo spostamento dal 31 dicembre 2012 al 31 dicembre 2014 della data utile per l’ingresso nella mobilità, i salvaguardati passano da 27.700 a 30.700. I fondi per la lotta alla povertà aumentano di 150 milioni. Si consente, infine, il cumulo gratuito dei contributi tra le varie Casse previdenziali dei professionisti.

Donne vittime di violenza

La manovra pone attenzione sociale al tema incrementando il Fondo per le pari opportunità di 5 milioni l’anno nel prossimo triennio, da destinare all’assistenza delle vittime e dei loro figli. La norma contenuta nel Jobs act, secondo la quale le lavoratrici dipendenti che hanno subito violenza hanno diritto ad astenersi dal lavoro per un periodo di tre mesi, interamente retribuito, viene inoltre estesa anche alle autonome. A loro sarà garantita una indennità giornaliera pari all’80% del salario minimo.

Incentivi scuole paritarie

Il pacchetto sponsorizzato da Ap è più corposo del solito. Viene raddoppiato da 12 a 24 milioni il fondo per gli studenti disabili che frequentano le scuole paritarie. Raddoppiano, con gradualità, le detrazioni per i figli che arrivano a 800 euro per figlio entro il 2019; nasce un fondo di 50 milioni dedicato alle scuole materne. Anche le paritarie usufruiranno della ripartizione dei fondi pari a 100 milioni per l’alternanza scuola lavoro e potranno partecipare direttamente ai bandi per i Pon, il programma dell’Ue per l’istruzione.

Spinta a musica e cultura

Il bonus diciottenni, confermato per il 2017, si estende a nuovi settori: musica registrata (cd e web), corsi di lingue, di musica e di teatro. Ad essere rifinanziato è anche il bonus Stradivari per l’acquisto di strumenti musicali. Per contrastare la secondary ticketing vengono introdotte sanzioni da 5mila a 180mila euro per chi compra e rivende online i biglietti di spettacoli e concerti.

Tutela per lavoratori dei call center

Per i lavoratori arrivano 30 milioni nel 2017 per misure di sostegno al reddito (in deroga a quanto previsto dalla normativa vigente). Allo stesso tempo, viene approvata la cosiddetta "norma Almaviva". Viene cioè applicata a tutti i call center, indipendentemente dal numero di occupati, una stretta sulle delocalizzazioni extra Ue con l’inasprimento delle multe per le violazioni delle norme che regolano il settore. Lo spostamento di un’azienda fuori dall’Unione, dovrà essere comunicato 30 giorni (anziché 120) prima del trasferimento. Multa pari a 150 mila euro per le comunicazioni omessa o tardiva.

Congedo papà e asili

I giorni di astensione dal lavoro per i neopapà restano 2 nel 2017, ma la sperimentazione si allunga al 2018, anno in cui le giornate di congedo salgono a 4, con un’ulteriore possibilità di "sottrarre" un giorno a quelli della madre e salire a 5. Il bonus nido viene esteso anche ai bambini malati da 0 a 3 anni che hanno bisogno di assistenza a casa e che quindi non frequentano l’asilo. Per tutti gli altri, per ottenere l’assegno da mille euro, previsto dalla legge, bisognerà presentare sia l’attestato di iscrizione che le ricevute delle rette pagate.

Fisco

Arriva la lotteria sugli scontrini. Più chance di vincita per chi paga con bancomat e carte di credito. La lotteria per chi non usa i contanti partirà prima: anziché dal 2018 sarà attiva da marzo 2017. Le società che rischiano il fallimento potranno concordare un piano dilazionato o parziale di pagamento, che potrà riguardare anche l’Iva, che permetterà di recuperare risorse che di fatto andrebbero perse. Sarà possibile proporre, in sede di concordato preventivo o di accordo di ristrutturazione dei debiti, il pagamento parziale o rateale dei crediti tributari e contributivi.

Fondi per e-book ai disabili visivi

Disco verde, infine, anche per una proposta presentata da Valentina Vezzali (Sc): garantisce 200mila euro per tre anni ai progetti Lia, i "Libri Italiani Accessibili", che puntano a realizzare E-book fruibili in maniera indipendente dai soggetti con disabilità visiva. «Spesso si pensa – ha detto la "campionessa" di Scelta civica – che l’azione politica stia nelle grandi azioni. Io e il mio gruppo riteniamo invece che sono gesti apparentemente piccoli a fare grande la politica».

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