lunedì 10 aprile 2023
Il messaggio della diocesi di Locri-Gerace: «È Pasqua, una nuova vita si apre». La gratitudine per l'impegno dei volontari, che ogni giorno si fanno carico di chi approda
Il vescovo di Locri-Gerace incontra i migranti

Il vescovo di Locri-Gerace incontra i migranti - Caritas

COMMENTA E CONDIVIDI

Solidarietà e ringraziamento. Per chi arriva sulle nostre coste e per chi li soccorre, li salva e li accoglie. È stata la Pasqua della diocesi di Locri-Gerace, quella di Roccella Jonica, la cittadina calabrese dove gli arrivi di immigrati sono da record, lungo la rotta turca e quella che arriva dalla Cirenaica, lo scorso anno con 7mila persone, e ancor più quest’anno con più di 2mila in tre mesi.

Parole e gesti concreti, che hanno visto come protagonista il vescovo, don Franco Oliva.

A partire dalle parole del Messaggio pasquale indirizzate proprio agli immigrati.

“È Pasqua per te che sei approdato ad un lido sicuro, scampato alla morte, una nuova vita si apre. Benvenuto, fratello sorella, migrante. È Pasqua anche per te, che dalla guerra, dalla fame e dalla povertà fuggi in cerca di dignità. Pasqua è l’assoluta novità della vita che vince la morte”.

Il vescovo di Locri-Gerace incontra i migranti

Il vescovo di Locri-Gerace incontra i migranti - Caritas

Così la Domenica di Resurrezione è stata dedicata proprio a loro. Prima la visita ai 38 minori non accompagnati, che erano sul barcone con 650 persone giunto nel porto di Roccella due settimane fa e che ora sono ospiti in una struttura della parrocchia di San Nicola di Bari, gestita dall’associazione Pathos di Caulonia. Poi l’incontro con i 150 immigrati ancora presenti nella tensostruttura nel Porto delle Grazie di Roccella, e coi volontari che da settimane sono lì impegnati.

Non è la prima volta che il vescovo va in visita a questa realtà. C’era stato recentemente proprio in occasione dell’ultimo arrivo, e vi manda costantemente gli operatori della Caritas diocesana. Nel corso della Settimana Santa, don Franco ha voluto incontrare anche il sindaco Vittorio Zito e il comandante e gli uomini della Guardia Costiera “per ringraziarli di quello che stanno facendo per soccorrere e accogliere gli immigrati, con grande e efficace impegno”.

E con le stesse intenzioni, sempre ieri il vescovo ha celebrato la messa pasquale nel piccolo comune di Camini, splendido esempio di integrazione e inclusione degli immigrati, grazie alla sensibilità dell’amministrazione comunale e al lavoro molto efficace della cooperativa sociale Jungi Mundo: formazione, lavoro, abitazioni.

“Un segno di attenzione verso questa comunità e il suo importante e silenzioso lavoro”, ha spiegato. Ma il vescovo ha avuto un pensiero anche per chi non ce l’ha fatta, fatica, ha sbagliato. Nella mattinata di sabato è stato, infatti, nel carcere di Locri dove ha incontrato i 105 detenuti, 75 dei quali sono stranieri, in gran parte di religione islamica. E proprio a loro, e agli altri musulmani presenti sul territorio, ha dedicato un messaggio.

Cari fratelli e sorelle musulmani, siete approdati in questa nostra terra mentre è in corso il mese di Ramadan, il mese in cui fu rivelato il Corano come guida per gli uomini e prova chiara di retta direzione e salvezza. Auguro a tutti voi che possiate trovare accoglienza, possibilità di vita migliore, un futuro pieno di speranza”.

Poi parole di condivisione e speranza.

“Il mese di Ramadan è importante per voi, ma anche per i vostri amici, vicini e credenti di altre religioni, in particolare per i cristiani. Si rafforzano le amicizie esistenti e se ne costruiscono altre, aprendo la strada a una convivenza più pacifica, armoniosa e gioiosa. Questo corrisponde infatti alla volontà divina per le nostre comunità, per tutti i membri e le comunità dell’unica famiglia umana. Vogliamo vivere in un mondo di pace, in cui non ci siano guerre. Ove si possa vivere una convivenza pacifica e amichevole. Vogliamo far crescere tra noi l’amore e l’amicizia, in particolare tra musulmani e cristiani, in virtù dei legami che ci uniscono”.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: