giovedì 25 agosto 2022
La vittima dell'aggressione si trovava per caso dove alcune persone cercavano chi aveva dato appuntamento via social a una ragazza
Il ventenne ridotto in fin di vita: le botte per uno scambio di persona
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Aggredito e mandato in fin di vita per uno scambio di persona. È il quadro che sta dietro l’aggressione subita l’11 agosto scorso a Crotone – dove si trovava in visita a dei parenti – da Davide Ferrerio, un 20enne di Bologna ancora in coma farmacologico e trasferito tre giorni fa dall’ospedale di Catanzaro al Maggiore di Bologna per il prosieguo delle cure specialistiche. A ricostruire lo scenario della brutale aggressione sono state le indagini coordinate dalla Procura e svolte dalla Squadra Mobile di Crotone che hanno portato all’arresto di Nicolò Passalacqua, 22 anni, quale presunto autore del gesto.

Dall’analisi delle immagini dei sistemi di videosorveglianza e dei cellulari dei soggetti coinvolti, oltre che dagli interrogatori, è emerso che Davide e il suo aggressore non si conoscevano e che Passalacqua stava cercando un uomo che, tramite social, aveva dato appuntamento a una sua amica minorenne, alla quale era interessato lui. Ferrerio è stato messo in mezzo dal terzo soggetto, che ha utilizzato il giovane bolognese per distogliere le attenzioni del gruppo nel quale si trovava Passalacqua, forse temendo la reazione del giovane. Ferrerio, infatti, era in via Vittorio Veneto dove attendeva un amico.

Passalacqua invece era insieme a due suoi parenti, a una ragazza minorenne, alla madre di quest’ultima, al di lei compagno e a un altro figlio della coppia. Il gruppo era alla ricerca di un 31enne – residente in provincia – che pochi giorni prima era entrato in contatto con la minorenne su Instagram da un account con un nome di fantasia (ma che la polizia ha identificato nel 31enne) e poi le aveva chiesto un appuntamento. Su indicazione della madre la ragazza ha acconsentito, fissando luogo e ora, casualmente coincidenti con la zona in cui si trovava Davide. La sera dell’11 agosto, la madre della 17enne ha visto il 31enne, ma quest’ultimo ha negato d’essere in attesa della ragazza. Mentre si allontanava, forse per sviare l’attenzione, l’uomo ha scritto via Instagram alla ragazza di essere appena arrivato e di indossare una camicia bianca (in realtà aveva una maglietta azzurra): non è chiaro se perché aveva visto Davide oppure casualmente.

Letto il messaggio, Passalacqua ha visto Davide che indossava una camicia bianca e lo ha sospettato di essere l’uomo che cercavano. Dalle immagini della videosorveglianza si nota Passalacqua avvicinarsi a Davide per chiedergli conto della sua presenza. Il giovane, all’oscuro di tutto e verosimilmente impaurito, si è allontanato, prima camminando velocemente e poi correndo in direzione della casa della nonna, di cui era ospite. Passalacqua ha interpretato quell’atteggiamento come una conferma ai suoi sospetti, lo ha rincorso e raggiunto, e lo ha colpito con una ginocchiata allo sterno e almeno due pugni in volto, mandandolo in fin di vita. La vittima dell’aggressione si trovava per caso dove alcune persone cercavano chi aveva dato appuntamento via social a una ragazza. Ma il responsabile ha sviato da sé l’attenzione

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