sabato 26 gennaio 2013
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«Mi unisco a quanti marciano per la vita e prego affinché i leader poli­tici proteggano i bambini non na­ti e promuovano una cultura della vita». È con ta­le messaggio via tweet, in inglese e in spagnolo, che Benedetto XVI ha dato il proprio appoggio al­la 'Marcia per la vita', la manifestazione di pro­testa che ogni 22 gennaio, a Washington, segna la sentenza della Corte Suprema americana che 40 anni fa ha legalizzato l’aborto negli Stati Uniti. Quest’anno, l’inaugurazione del secondo man­dato del presidente Barack Obama ha avuto la precedenza sulla dimostrazione, ma il significa­to dell’evento, racchiuso nel tema della 'March for life 2013', non è secondo a nessuno. L’equazione 40=55M stampata a grandi lettere su molti dei car­telli sbandierati ieri dal mezzo milione di mani­festanti radunati a Washington, era infatti chiara e potente. Nei quarant’anni dal caso 'Roe v. Wa­de' che rese possibile l’interruzione di gravidan­za, 55 milioni di esseri umani sono stati uccisi dal­l’aborto. «Quasi la popolazione della California e di New York messi insieme», hanno sottolineato gli organizzatori della marcia, per illustrare come la procedura sia «chiaramente l’abuso dei diritti umani dei nostri giorni». Ecco perché questa edi­zione ha superato se stessa nel numero dei par­tecipanti che, oltre a giungere da tutti gli Usa in gruppi parrocchiali o studenteschi, o alla spic­ciolata, sfidando il freddo polare che sta attana­gliando il Nordest, ha contato anche un numero di adesioni via social media senza precedenti – tra cui quella dell’idolo pop delle ragazzine Justin Bieber –. I quasi 40 mila giovani che ieri mattina si sono riuniti al centro conferenze Verizon, si sono poi u­niti a centinaia di migliaia di attivisti per marcia­re verso la Corte Suprema Usa, responsabile del­la storica decisione, nel 1973. Non prima, però, di convergere in un impressionante rally nel 'Mall' di Washington – la spianata tra il Campidoglio e il memoriale di Lincoln – per partecipare a un momento di preghiera guidato dall’arcivescovo di Boston, cardinale Patrick O’Malley, e ascoltare le parole dei politici più conservatori. In prima li­nea, lo speaker della Camera, John Boehner, e l’ex senatore della Pennsylvania ed ex candidato alla nomina repubblicana per le presidenziali, Rick Santorum.
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