Giovani attivisti per il clima - Ansa

Ci sarà anche Vandana Shiva, attivista e ambientalista indiana, nel comitato scientifico internazionale della prima scuola di formazione politica sull’ecologia integrale. Il progetto, lanciato oggi, ha come obiettivo quello di formare giovani attivisti dai 18 ai 35 anni, attraverso un percorso formativo di alto livello. Si partirà con una serie di seminari internazionali a distanza che coinvolgeranno una serie di personalità di livello mondiale e nazionale, per poi arrivare a una vera e propria formazione in presenza nella prossima primavera: quattro giorni con gli attivisti selezionati nel percorso, che si svolgeranno a Roma.
«Si tratta della prima scuola gratuita per le nuove generazioni – spiega Giuseppe De Marzo, responsabile politiche sociali di Libera e coordinatore della Rete dei Numeri pari, che promuove il progetto –. Puntiamo a coinvolgere e a preparare centinaia di attivisti sui temi dell’ambiente, della legalità e della pace, nei prossimi anni. Da un lato, vogliamo garantire un’alta formazione sull’ecologia integrale a tutti e tutte: è questa la mission con cui nasce questa scuola. Dall’altro, ci rendiamo conto che diventa sempre più importante riuscire ad accompagnare le realtà sociali sui territori, costruendo e rafforzando la consapevolezza su questi temi a chi si confronta ogni giorno con nuove emergenze e questioni sociali da risolvere».
Nel panel internazionale che avrà il ruolo di comitato scientifico ci saranno, oltre a Vandana Shiva, anche Frei Betto, uno degli esponenti della teologia della liberazione, l’economista portoghese Boaventura De Sousa Santos, l’educatrice indigena Blanca Chancoso, Medha Patkar, Wolfgang Sachs, Nnimmo Bassy. Tra i docenti italiani, tra gli altri, sono attesi l’economista Fabrizio Barca, Grazia Francescato, già leader dei Verdi, Paolo Maddalena, Rossella Muroni, Daniela Padoan.
Il lancio odierno dell’iniziativa servirà ufficialmente per iniziare a raccogliere le iscrizioni per le attività, che puntano ad avere un respiro internazionale. Tutti i corsi e i seminari saranno gratuiti e consisteranno in seminari online con i membri del comitato scientifico, tra settembre e ottobre, e successivamente in corsi di formazione fatti dai docenti italiani sui territori per le reti sociali che ne faranno richieste. «Abbiamo già sette moduli monotematici su vari temi che servono a rafforzare gli strumenti e la consapevolezza dei soggetti sociali sui territori che avranno bisogno di approfondimenti, da Nord a Sud» spiega De Marzo, che sarà anche direttore della scuola.