martedì 17 gennaio 2012

Sono di una donna e quattro uomini i corpi ritrovati oggi a poppa della Concordia. Le squadre di soccorso hanno utilizzato esplosioni controllate per entrare nel relitto. Ora le vittime ufficiali sono 11 e 23 le persone che mancano all'appello. Il gip non ha convalidato il fermo e ha concesso gli arresti domiciliari al comandante Francesco Schettino. Registrazioni telefoniche acquisite dalla Procura dimostrano come il comandante abbia abbandonato equipaggio e passeggeri.
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E' salito a undici il numero dei morti accertati della Costa Concordia, mentre sta bene, secondo quanto riferito dalla Protezione Civile, un cittadino tedesco che risultava tra i dispersi, che sarebbero dunque 23. Intanto il gip di Grosseto, Valeria Montesarchio, ha concesso gli arresti domiciliari al comandante Francesco Schettino, ma non ha convalidato il fermo disposto dalla procura. Lo ha precisato il difensore Bruno Leporatti. La Concordia - circa 4.200 le persone a bordo fra passeggeri ed equipaggio - ha urtato venerdì sera uno scoglio che l'ha fatta inclinare su un fianco e affondare parzialmente a poche centinaia di metri dall'Isola del Giglio, provocando il ferimento di 70 persone.

LE RICERCHEI sommozzatori dei Vigili del Fuoco hanno trovato altri cinque cadaveri a poppa, nella parte sommersa della nave, e hanno quasi concluso le procedure di recupero. Filippo Marini, portavoce della Guardia Costiera, riferisce che le vittime sono quattro uomini e una donna, apparentemente tra i 50 e i 60 anni. Indossavano i giubbotti di salvataggio e sono stati ritrovati in uno dei punti d'incontro della nave. Intanto proseguono le attività di ispezione della nave ad opera dei sommozzatori. Un portavoce della Guardia costiera precisa che le ricerche proseguiranno anche di notte finché non sarà stata ispezionata tutta la Concordia, e che data la vasta superficie "ci vorrà parecchio tempo".IL GIP: SCHETTINO AI DOMICILIARIIl gip di Grosseto non ha convalidato il fermo e ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari per il comandante Schettino, accusato di naufragio, omicidio colposo plurimo e abbandono della nave. Schettino lascia dunque il carcere di Grosseto per trasferirsi nella sua abitazione a Sorrento. Il procuratore capo di Grosseto Francesco Verusio ha spiegato che nell'interrogatorio Schettino "ha fornito la sua versione dei fatti, confermando che era al comando della nave al momento dell'impatto". "La sua descrizione dei fatti non ha modificato l'impianto accusatorio dell'ufficio della procura che ha chiesto la convalida dell'arresto come misura cautelare", ha detto Verusio ai giornalisti. Da due telefonate tra Schettino e la Capitaneria di Porto di Livorno risulta che il comandante lasciò la nave mentre le operazioni di soccorso erano ancora in atto e che non volle risalirvi nonostante le pressioni dell'interlocutore.LA DIFESA DELLA MOGLIE"Molti dei particolari pubblicati, relativi al comportamento del comandante Schettino, sono da verificare, nel mentre i tanti che l'hanno conosciuto bene, hanno testimoniato la sua dedizione assoluta al lavoro e la sua professionalità, dimostrata anche dalla manovra prontamente decisa ed attuata per limitare al massimo le conseguenze dell'incidente ai passeggeri presenti a bordo". Così Fabiola Russo, moglie del comandante della Costa Concordia, in una nota diffusa ai media a nome dell'intera famiglia. "È per questo che sentiamo il dovere di respingere con forza qualsiasi tentativo di delegittimazione della sua figura, invitando a comprendere la sua tragedia ed il suo dramma umano", conclude la nota.LE BARRIERE ANTI-INQUINAMENTOSta per essere completata la posa delle barriere anti-inquinamento intorno alla Concordia, anche se il capo della "flotta" del ministero dell'Ambiente dice che il rischio di perdita di carburante è "prossimo alla zero". "Stiamo aspettando che terminino di far brillare l'ultima carica (per aprire un varco nella nave alla ricerca di superstiti), poi ci daranno l'ok a operare", ha detto a Reuters Lorenzo Barone, un esperto di ecologia marina che coordina la flotta di Castalia Ecolmar S.C.p.A, la società specializzata nelle operazioni anti-inquinamento e nelle bonifiche che è in pratica il "braccio operativo" del ministero.Ieri era scattato l'allarme per l'avvistamento di alcune chiazze, ed erano state posate barriere di contenimento e assorbimento tra la nave e la costa. Ma per Barone si è trattato di una perdita "realmente limitata... magari dovuta a qualche apparato motore sporco o anche a tutte le imbarcazioni che al momento stanno facendo l'attività di soccorso-salvataggio". Intanto, i tecnici olandesi della Smit - la società incaricata del recupero del carburante, coadiuvati dagli italiani della livornese Neri - si stanno preparando a pompare fuori dalla nave le 2.000 tonnellate di "olio pesante" e le circa 200 tonnellate di diesel.Per Barone, l'operazione di travaso comincerà tra un paio di giorni almeno. Ma nel fine settimana è atteso un peggioramento delle condizioni meteo.

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