sabato 29 ottobre 2016
La troupe ha vissuto quattro settimane all'interno del carcere Due Palazzi di Padova e della Giudecca di Venezia per raccogliere le storie dei reclusi
L'esterno del carcere di Padova

L'esterno del carcere di Padova

COMMENTA E CONDIVIDI

"Mai dire mai", perché tutto è possibile. Per tutti. A far la differenza sono circostanze: luoghi, tempi, situazioni, persone. Nasce da questa prospettiva il titolo del docufilm realizzato da Tv2000, con il forte appoggio della diocesi di Padova, che vede protagonisti i 'ristretti', le persone detenute per reati comuni o gli uomini ombra del 'fine pena mai'. Un lavoro, presentato nei giorni scorsi, dedicato a tutti per poter uscire da schemi preconcetti ed entrare, invece, con delicatezza, nelle vite di queste persone, delle loro famiglie, senza omettere la colpa o la sofferenza provocata, ma ricordando anche la dimensione umana, la dignità, la possibilità reale di riscatto e cambiamento, tanto più se durante la detenzione si possono attivare percorsi realmente riabilitativi: dalla scuola al lavoro. E per molti anche la fede.

Per quattro settimane, lo scorso maggio, una troupe, guidata dal regista Andrea Salvadore, ha praticamente vissuto all’interno del carcere Due Palazzi di Padova e della Giudecca di Venezia, per raccogliere storie e volti di persone detenute. «In questi incontri – spiega il regista – non ho voluto ricostruire crimini. Ciò che mi interessava era capire chi è lui o lei oggi». Lorenzo, Meghi, Carlo, Armand Davide, Raffaele, Enrico, Chakib, Milva, Kasem, Guido: dieci in tutto, otto uomini e due donne; accanto a loro le voci dei cappellani di Padova, don Marco Pozza, e di Venezia fra Nilo Trevisanato insieme a suor Franca Busnelli, ai direttori delle case di reclusione Ottavio Casarano e Gabriella Straffi e al vescovo di Padova, monsignor Claudio Cipolla. Tutti insieme compongono due puntate di 'Mai dire mai', realizzato nel contesto dell’anno della misericordia e in onda su Tv2000 (seconda serata), proprio in coincidenza con il Giubileo dei detenuti, il 6 novembre la prima puntata, e il 13 la seconda.

L’anteprima nazionale alla presenza di autorità si è svolta il 26 ottobre proprio all’interno del carcere Due Palazzi di Padova, presenti il direttore di rete di Tv2000 Paolo Ruffini, il regista Salvadore, i detenuti. «Oggi lo sguardo della città si concentra qui – ha sottolineato il vescovo Claudio Cipolla, che al Due Palazzi chiuderà la porta della misericordia il prossimo 19 novembre –. Qui è chiara ed evidente la presenza della sofferenza e dell’errore, ma è un mondo in cui la misericordia viene sperimentata sempre. Spero che il documentario sia l’occasione perché la città si avvicini di più a questo mondo, ripensi se stessa, mettendo al centro coloro che si trovano in difficoltà». Che non significa togliere «nulla a quanto la giustizia deve chiedere a ciascuno di noi». «Con questo progetto Tv2000 – ha commentato Ruffini – lancia una sfida, affinché la tv sia capace di capire e raccontare il mondo e anche temi considerati tabù, portando i telespettatori in luoghi e situazioni che altrimenti non avrebbero conosciuto ». A chiusura della presentazione il vescovo di Padova ha annunciato che il prossimo 5 novembre al Due Palazzi a celebrare con i detenuti ci sarà il Segretario di Stato, cardinale Pietro Parolin.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI