giovedì 21 aprile 2011
Minaccioso messaggio del ministro degli Esteri dopo la decisione di La Russa di inviare personale a sostegno degli insorti. Nel "mirino" anche Gran Bretagna e la Francia e «altri Stati neocrociati».
- Bagnasco: la democrazia non esi esporta, va fatta crescere dall'interno
- Ong, evacuare subito i rifugiati africani
- Misurata, uccisi due reporter 

COMMENTA E CONDIVIDI
La televisione di Stato libica ha messo in guardia oggi l'Italia, la Gran Bretagna e la Francia e gli «altri Stati neocrociati» per aver inviato addestratori e consiglieri militari in Libia. «Questi Paesi devono stare attenti alle conseguenze di una simile decisione», afferma una nota del ministero degli Esteri di Tripoli letta da un annunciatore della tv al Jamahiriya. Poco dopo l'annuncio, uno shaykh religioso musulmano ha definito «Stati neocrociati» l'Italia e gli altri Paesi coinvolti nella guerra in Libia.Intento sette persone sono state uccise e altre 18 ferite dopo un raid della Nato a Tripoli, nella zona di Khallat al-Farjan, a sud. Lo ha riferito la tv di stato. «Gli aggressori colonialisti crociati», ha detto la tv al-Jamahiriyah, hanno lanciato quattro missili sull'area, provocando anche la distruzione di diverse case. Secondo l'altra tv Allibiya, tre esplosioni sono state sentite ieri sera a Khellat Al-Ferjan. La zona è stata «bersaglio di raid barbari e crociati che hanno fatto dei martiri e dei feriti fra gli abitanti della regione e distrutto le loro case». Giornalisti della France Presse hanno sentito tre esplosioni provenienti da quella zona intorno alla mezzanotte ora italiana.Il ministro degli esteri russo, Serghiei Lavrov, ha criticato l'invio di istruttori occidentali in Libia, affermando che ciò segna l'inizio di una operazione terrestre nel paese nordafricano. «Noi riteniamo che operazioni del genere siano estremamente rischiose e dalle conseguenze imprevedibili», ha detto Lavrov parlando ai giornalisti a Lubiana, in Slovenia, dove oggi è in visita. «Ci sono stati altri casi cominciati con l'invio di istruttori militari e che si sono poi trascinati per anni, con la morte di centinaia, migliaia di persone da ambo le parti», ha aggiunto il capo della diplomazia russa. Lavrov ha quindi invitato le parti ad attenersi alle risoluzioni del consiglio di sicurezza dell'Onu, che prevedono la protezione della popolazione civile libica con una no fly-zone, e il divieto della fornitura di armi e assistenza militare sull'intero territorio della Libia, compreso l'invio di istruttori militari. Gran Bretagna, Francia e Italia hanno annunciato negli ultimi giorni l'invio di propri istruttori militari a sostegno delle forze che combattono il regime del colonnello Gheddafi.L'Italia aveva annunciato ieri l'invio in Libia di 10 istruttori militari, così come la Gran Bretagna.MINISTRO ESTERI OLANDA CRITICA RICONOSCIMENTO CNT Il ministro degli Esteri olandese Uri Rosenthal ha detto oggi a Washington che la scelta fatta da Italia, Francia e Qatar di riconoscere il Consiglio Nazionale di Transizione (Cnt) libico "non è la stradagiusta". "Il governo olandese non intende seguire francesi e italiani sulla strada del riconoscimento del Cnt", ha detto oggi Rosenthal durante una conferenza stampa congiunta col segretario di Stato Usa Hillary Clinton."Non pensiamo che sia la strada giusta da seguire - ha detto il ministro olandese - ma noi cerchiamo di mantenere i contatti con il Cnt e Bengasi in modo da poterli aiutare con tutti i mezzi a nostra disposizione".  L'Olanda partecipa alle operazioni in Libia con sei caccia F-16 impegnati a far rispettare la no-fly zone.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: