sabato 16 giugno 2012
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Tetraplegica dalla nascita e senza speranze –  secondo un opinione comune nel campo della medicina – di divenire madre, una giovane padovana, Gloria, ha vinto paure e rischi e ha dato alla luce la piccola Alessandra. Gloria vive sulla sedia a rotelle da quando era bambina, con handicap alle braccia e alle gambe, vittima di danni nel momento della nascita. Nonostante i suoi problemi non ha mai nascosto a se stessa né agli altri il suo desiderio di diventare madre. Sostenuta dal marito, si è allora rivolta al Dipartimento per la tutela della salute della donna e della vita nascente del Policlinico Abano Terme. Dove l’equipe ostetrica guidata dal dottor Gianluca Straface, il responsabile di Neonatologia Vincenzo Zanardo e la ginecologa Marina Pace hanno accolto l'aspirazione di Gloria, pur coscienti dei potenziali rischi che una gravidanza di questo tipo può porre per la madre e il nascituro. Gli specialisti hanno affrontato i nove mesi di attesa della giovane con la consapevolezza che pochissime tetraplegiche nel mondo hanno portato avanti gestazioni con successo. Grazie a un attento, meticoloso, continuativo monitoraggio, la gravidanza è però proseguita senza complicazioni, fino al parto cesareo affrontato con la massima serenità. Gloria ha così coronato il suo sogno: una bellissima bambina, Alessandra. «Oggi maternità e disabilità non devono essere più un tabù. La storia di Gloria – sottolinea il Policlinico di Abano Terme – una ragazza disabile di ventotto anni nata a cresciuta in provincia di Padova, dimostra anzi che diventare madri pur essendo portatrici di handicap non è un traguardo impossibile se si hanno a disposizione un’adeguata assistenza sanitaria e il sostegno della famiglia e di persone fidate».
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