sabato 21 novembre 2009
Le indagini andavano avanti dallo scorso dicembre, con il contributo informativo fornito dal Fbi e dalle Autorità indiane, quando emerse che i due titolari dell'agenzia di money transfer, nell'imminenza degli attacchi di Mumbai avevano effettuato una rimessa di denaro per pagare l'account di un servizio di telecomunicazioni su internet utilizzato da soggetti in contatto con gli attentatori.
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Successo stamane, a Brescia, per l'importante operazione di polizia coordinata dal Servizio Centrale Antiterrorismo dell'Ucigos in relazione ai presunti finanziamenti partiti dall'Italia a favore dei terroristi islamici responsabili degli attentati di Mumbai (India) del 26 novembre 2008, costati la vita a 195 persone. In esecuzione al provvedimento di custodia cautelare in carcere emesso dalla magistratura bresciana, la Digos della Questura di Brescia ha arrestato due pachistani, con l'accusa di favoreggiamento e attività finanziaria abusiva, sequestrando l'agenzia di money transfer che i due gestivano. Gli investigatori dell'antiterrorismo, nell'ambito della stessa attività d'indagine, hanno arrestato altri due pachistani, indagati per associazione a delinquere finalizzata a favorire l'immigrazione clandestina; mentre un terzo, anch'egli implicato nel traffico di esseri umani, si è reso irreperibile ed è attivamente ricercato.Le indagini, eseguite per la parte finanziaria in collaborazione con la Guardia di Finanza di Brescia, sono state avviate nello scorso dicembre, con il contributo informativo fornito dal Fbi e dalle Autorità indiane, allorquando emerse che i due titolari dell'agenzia di money transfer, utilizzando l'identità di una persona in realtà ignara, nell'imminenza degli attacchi di Mumbai, avevano effettuato una rimessa di denaro per pagare l'account di un servizio di telecomunicazioni VoIP, sulla rete internet, utilizzato da soggetti in contatto con gli attentatori di Mumbai.Il complesso impianto investigativo, portato avanti dagli organismi antiterrorismo della Polizia, ha consentito di documentare come l'ordine di eseguire il pagamento fosse stato rivolto ai due titolari dell'agenzia da elementi localizzati in Pakistan ericonducibili ad una società di intermediazione finanziaria, in ordine alla quale proseguono gli accertamenti in ambito internazionale. I particolari dell'indagine saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà oggi alle 11 presso la Questura di Brescia.
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