mercoledì 13 maggio 2009
L'emendamento presentato stamattina dall'Esecutivo alla Commissione Ambiente di Palazzo Madama, che sta esaminando il decreto terremoto. Un altra misura prevede che lo Stato possa subentrare nei mutui delle persone che hanno subito danni dal terremoto per un importo fino a 150mila euro.
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Il governo coprirà il 100% delle spese per la ricostruzione degli immobili adibiti ad abitazione nelle zone colpite dal sisma in Abruzzo. È quanto prevede l'emendamento governativo presentato questa mattinadall'Esecutivo alla Commissione Ambiente di Palazzo Madama che sta esaminando il decreto terremoto. Nell'emendamento si sottolinea che: "La concessione di contributi, anche con le modalità del credito di imposta e di finanziamenti agevolati garantiti dallo Stato, per la ricostruzione o riparazione di immobili adibiti ad abitazione considerata principale, distrutti, dichiarati inagibili o danneggiati, ovvero per l'acquisto di nuove abitazioni sostitute dell'abitazione principale distrutta. Il contributo è determinato in ogni casoin modo tale da coprire integralmente le spese occorrenti per la riparazione, la ricostruzione o l'acquisto di un alloggio equivalente".Un altro emendamento prevede che lo Stato possa subentrare nei mutui delle persone che hanno subito danni dal terremoto "per un importo non superiore a 150.000 euro nel debito derivante da finanziamenti preesistenti garantiti da immobili adibiti ad abitazione principale distrutti, con la contestuale cessione alla Fintecna, ovvero alla società controllata e da essa indicata, dei diritti di proprietà sui predetti immobili".Entro tre anni dalla entrata in vigore della legge di conversione, i Comuni potranno riacquistare da Fintecna gli immobili.Inoltre, il pacchetto di emendamenti prevede che i sindaci dei comuni colpiti dal sisma, d'intesa con il presidente della Regione Abruzzo, predispongano "piani di ricostruzione del centro storico delle città definendo le linee di indirizzo strategico per assicurarne la ripresa socio-economica e la riqualificazione dell'abitato, nonché per facilitare il rientro delle popolazioni sfollate".
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