mercoledì 27 novembre 2019
La scorsa settimana il Campidoglio le aveva affisse al posto di altre che intitolavano le strade ai firmatari del Manifesto della razza. Raggi: «Gesto vergognoso, puliamo subito»
Le due targhe imbrattate nella notte a Roma

Le due targhe imbrattate nella notte a Roma

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Non sono durate neppure una settimana e nemmeno le telecamere, che sono state piazzate a pochi centimetri dalle targhe proprio per prevenire atti del vandalici, hanno indotto i teppisti a non entrare in azione. Sono state infatti imbrattate pesantemente con vernice nera nella notte a Roma le due targhe, a “Largo Nella Mortara” e “Via Mario Carrara”, dedicate alle vittime delle leggi razziali che la scorsa settimana per volere del Campidoglio avevano sostituito altre che intitolavano le stesse strade ai firmatari del Manifesto della razza. A darne l'annuncio la sindaca Virginia Raggi con un tweet. «Gesto vergognoso, ripuliamo subito», promette.

Le reazioni

Subito la reazione anche del governatore del Lazio Nicola Zingaretti: «L'ennesimo atto vile e infamante di fascisti senza onore che agiscono nell'ombra. Non smetteremo mai di combattervi, mai». Anche il presidente della Camera Roberto Fico ha commentato il gesto via Twitter: «Un atto vile, vergognoso, a cui reagire subito. Per ribadire un netto no all'odio e all'antisemitismo». Anche Tobia Zevi, presidente dell’Osservatorio “Roma! puoi dirlo forte” ha commentato quanto accaduto nella Capitale. «L’aver imbrattato le targhe è un atto di chiaro stampo fascista. Roma è innervata da un’onda di violenza ‘nera’ che va fermata al più presto», ha detto, auspicando «una netta e unanime condanna dalla politica, nessuno escluso. Su questi temi è ora di dire basta ad ambiguità o, peggio, sdoganamenti e pericolose collusioni culturali e politiche. In, particolare, invito Salvini ad andare sul posto e a rendere omaggio alle vittime dell’antifascismo».

La vicenda

La settimana scorsa la sindaca aveva cancellato dalla toponomastica i nomi di due firmatari del Manifesto della razza del Fascismo. Le strade era state intestate a scienziati che si opposero e furono vittime di discriminazioni razziali durante il regime fascista. Nel Municipio XIV via Donaggio era diventata via Mario Carrara, largo Donaggio invece largo Nella Mortara, mentre nel IX Municipio via Zavattari era stata ribattezzata via Enrica Calabresi. Il giorno dell'inaugurazione aveva partecipato anche la sindaca della Capitale Virginia Raggi che aveva commentato con orgoglio: «Oggi noi stiamo scrivendo un pezzetto di storia di Roma e soprattutto la state scrivendo voi studenti, che avete contribuito a scegliere il nome di tre strade a Roma che rimarranno per sempre». È indispensabile – aveva aggiunto e concluso – capire oggi «quanto sia stato facile allora scivolare in un regime di violenza, nel fascismo, nell’indifferenza di quanti si sono voltati dall’altra parte».




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