venerdì 13 marzo 2009
Su proposta del presidente Formigoni, la Giunta regionale ha deciso di impugnare lo stesso presso il Consiglio di Stato la sentenza del Tar Lombardia sul caso di Eluana Englaro. «Nessuna magistratura, penale, civile o amministrativa - commenta Formigoni -, possa deliberare sulla vita e sulla morte di una persona, tanto più in assenza di una legge».
  • IN PARLAMENTO: Fine vita, disco verde in commissione Sanità
  • COMMENTA E CONDIVIDI
    Su proposta del presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, la Giunta regionale ha deciso di impugnare presso il Consiglio di Stato la sentenza del Tar Lombardia sul caso di Eluana Englaro (n. 214/09 emessa il 26 gennaio). "Purtroppo la vicenda di Eluana - commenta Formigoni - si è conclusa nel modo tragico che sappiamo. Noi siamo certi di aver costantemente operato in modo corretto e abbiamo deciso di presentare ricorso perché riteniamo la sentenza del Tar infondata"."In particolare - prosegue Formigoni - riteniamo che nessuna magistratura, penale, civile e tanto meno amministrativa, possa deliberare sulla vita e sulla morte di una persona, tanto più in assenza di una legge. Compito della magistratura è infatti applicare le leggi che ci sono, mentre il compito di farle è del Parlamento che esercita questo diritto in nome del popolo. Giudichiamo dunque illegittimo imporre al servizio sanitario l'esecuzione di un trattamento diametralmente opposto ai compiti di assistenza e cura che costituzionalmente gli appartengono"."Con la nostra iniziativa - conclude Formigoni - vogliamo che una sentenza del Consiglio di Stato impedisca che in futuro si possano ripetere altri casi come quello di Eluana Englaro".
    © Riproduzione riservata
    COMMENTA E CONDIVIDI

    ARGOMENTI: