mercoledì 20 aprile 2011
Tangenti in provincia di Brescia, a Castelmella. L'assessore ai lavori pubblici è finito in manette ad opera dei carabinieri del Nucleo investigativo per corruzione e peculato insieme al capo dell'ufficio tecnico (il quale ha un incarico assessorile a Rodengo Saiano, ndr), un imprenditore di Lumezzane e un geometra. Secondo i militari che hanno dato esecuzione ad altrettante ordinanze cautelari, l'assessore avrebbe intascato una bustarella da 22mila euro e avrebbe favorito l'imprenditore nella costruzione di un centro commerciale in un'area vincolata.
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Tangenti in provincia di Brescia, a Castelmella. L'assessore ai lavori pubblici è finito in manette ad opera dei carabinieri del Nucleo investigativo per corruzione e peculato insieme al capo dell'ufficio tecnico (il quale ha un incarico assessorile a Rodengo Saiano, ndr), un imprenditore di Lumezzane e un geometra. Secondo i militari che hanno dato esecuzione ad altrettante ordinanze cautelari, l'assessore avrebbe intascato una bustarella da 22mila euro e avrebbe favorito l'imprenditore nella costruzione di un centro commerciale in un'area vincolata. Una quinta persona, dipendente del Comune, è indagata in stato di libertà. L'accusa per tutti è di corruzione. All'amministratore invece è contestato anche il reato di peculato perchè sarebbe stato utilizzato il telefono del Comune per affari personali. Tra gli arrestati Mauro Galeazzi, 48 anni, assessore leghista all'Urbanistica e lavori pubblici a Castel Mella, e Marco Rigosa, 45, capo ufficio tecnico dello stesso Comune e assessore ai Lavori pubblici a Rodengo Saiano (Comune estraneo alla vicenda). In manette anche Andrea Piva, geometra 36enne di Rodengo Saiano, e Antonio Tassone, imprenditore 68enne di Lumezzane.
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