sabato 12 gennaio 2013
​Il ministro blocca il provvedimento che considerava anche il reddito del coniuge, ponendo un tetto limite di 16mila euro: «Così accesso al beneficio molto più difficile».
Quel quoziente familiare applicato al contrario di Francesco Riccardi
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Il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, ha avviato un'istruttoria sulla circolare Inps che prevede che, per le pensioni agli invalidi civili assoluti, si tenga conto non solo del reddito del richiedente ma anche di quello del coniuge. Lo rende noto il ministero precisando che "ogni decisione al riguardo debba essere presa solo a seguito del completamento dell'istruttoria". Il ministro ha inoltre inviato una lettera al presidente dell'Inps.Con il nuovo anno, secondo la circolare, per mantenere la pensione (258 euro al mese) avrebbe dovuto essere considerato anche il reddito del coniuge, con un limite di 16mila euro lordi l'anno. Un annuncio che la Fish (Federazione italiana di superamento dell'handicap) non aveva esitato a definire un «atto gravissimo». «Si rischia di generare una situazione di pesante iniquità», la reazione della Cisl.Il nuovo orientamento della Corte di Cassazione che ha portato alla circolare, spiega il ministero, "rende molto più difficile l'accesso al beneficio. La circolare ha comprensibilmente creato forte preoccupazione sociale in quanto il nuovo indirizzo si pone in antitesi con quanto operato negli ultimi trent'anni, in coerenza con i pronunciamenti della stessa Corte di Cassazione degli anni precedenti. La Corte, peraltro, pone in evidenza l'esistenza di normative diverse per le prestazioni riservate agli inabili totali e parziali". Secondo il ministero, il problema deve "essere affrontato in modo organico e socialmente equo attraverso un intervento normativo" ma poichè ciò è "reso impossibile dallo scioglimento anticipato delle Camere", il ministro ha avviato l'istruttoria, iniziata lo scorso 7 gennaio con una riunione tecnica coordinata dal sottosegretario Guerra" e "ha inviato una lettera al presidente dell'Inps, chiedendo di valutare (pur nel rispetto dell'autonomia dell'Istituto) tutti gli aspetti giuridici, di merito e di equità connessi all'applicazione della nuova soglia reddituale almeno fino al completamento dell'istruttoria stessa (incluse le implicazioni relative alle erogazioni effettuate in aderenza al precedente orientamento giurisprudenziale)".
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