venerdì 6 marzo 2009
Malgrado i dubbi sul riconoscimento da parte della vittima, al romeno - indagato anche per la violenza della Caffarella - è stata confermata la detenzione per il rischio di reiterazione del reato.
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È stata confermata la detenzione in carcere con riferimento allo stupro avvenuto il 21 gennaio scorsoin Via Andersen per Karol Racz, il romeno di 36 anni che è anche detenuto perchè considerato uno dei due aggressori della ragazzina di 15 anni violentata nel parco della Caffarella. A confermare la detenzione in carcere del romeno è stato il giudice dell'indagine preliminare Silvia Castagnoli che due giorni fa, su richiesta della Procura aveva contestato a Racz la responsabilità in questo episodio di violenza.Assistito dall'avvocato Lorenzo La Marca, Racz, per quanto riguarda la violenza subita a Primavalle da una donna di 41 anni, oggi ha respinto le accuse indicando come ha già fatto per la vicenda della Caffarella persone e circostanze che dovrebbero chiarire la sua posizione e confermare le sue proteste di innocenza.La donna, come è noto dopo un primo riconoscimento, ha successivamente espresso dei dubbi sulle presunte responsabilità di Racz. Il provvedimento di Silvia Castagnoli che conferma la detenzione in carcere viene comunque giustificato con la possibilità che, una volta rimessa in libertà Racz possa reiterare il reato e comunque fuggire dall'Italia per sottrarsi alle indagini.
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