lunedì 2 marzo 2009
Non ci sarebbe ancora la certezza scientifica che il Dna rilevato sulle vittime e su alcuni reperti dopo lo stupro corrisponda totalmente a quello dei due romeni arrestati, Alexandru Loyos Isztoika e Karol Racz.
  • IL CASO: Primavalle, la donna riconosce uno dei due romeni
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    Non ci sarebbe ancora al cento per cento la certezza scientifica che il Dna rilevato sulle vittime e su alcuni reperti dopo lo stupro e la rapina del 14 febbraio nel parco della Caffarella ai danni di una coppia di giovanissimi fidanzati corrisponda totalmente a quello dei due romeni arrestati qualche giorno dopo, Alexandru Loyos Isztoika e Karol Racz. I biologi hanno lavorato anche ieri per poter fornire al magistrato inquirente, il pm Vincenzo Barba, una relazione dettagliata e completa, ma altre analisi - secondo indiscrezioni - si renderebbero necessarie proprio per le differenze tra il Dna repertato sul posto subito dopo la violenza e quello ottenuto successivamente, con i prelievi attraverso il tampone salivale, dai due romeni arrestati, l'uno a Roma e l'altro a Livorno. Inoltre, a quanto pare, c'è un secondo aspetto che è ancora da chiarire: i telefonini in possesso dei due non sarebbero stati presenti nella zona della Caffarella nella fascia oraria in cui avveniva lo stupro, ovvero le "celle" non corrispondono. Questo comunque non significa automaticamente che i possessori dei due apparecchi non potessero essere ugualmente nel parco e magari non avessero con sè i telefonini. Si tratta quindi di chiarire questi aspetti che potrebbero essere determinanti. Il più giovane dei due, Alexandru Loyos, 19 anni, nei giorni successivi all'arresto aveva ritrattato la piena confessione resa, mentre l'altro, il 36enne Racz, si è sempre proclamato innocente. Ma gli investigatori della Squadra Mobile romana si dicono certi dei risultati delle indagini che nel giro di pochissimi giorni portarono all'arresto dei due romeni. Intanto proprio questa stamattina Racz dovrà comparire davanti al giudice in quanto sospettato di essere stato l'autore di uno stupro avvenuto in precedenza, la sera del 21 gennaio, sempre a Roma, vittima una 41enne aggredita e trascinata dietro alcuni cespugli mentre aspettava l'autobus e quindi violentata.
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