lunedì 27 novembre 2023
Via libera al decreto sulla sicurezza energetica, ma senza la proroga del vecchio sistema: ora le famiglie dovranno scegliere le tariffe sul mercato libero. Interessati 10 milioni di nuclei
Verso la fine del mercato tutelato dell'energia

Verso la fine del mercato tutelato dell'energia - Imagoeconomica

COMMENTA E CONDIVIDI

Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge sull’energia che introduce «disposizioni urgenti per la sicurezza energetica del Paese, la promozione del ricorso alle fonti rinnovabili e il sostegno alle imprese a forte consumo di energia». Il provvedimento non contiene invece la proroga del mercato tutelato per le utenze domestiche di gas e luce, sistema che prevede che le tariffe siano fissate dall’autorità pubblica e non dal mercato (come chiede l’Europa) e che riguarda oggi quasi 10 milioni di famiglie. Decisione quest’ultima che infiamma il confronto politico maggioranza-opposizione.

L’esecutivo ha fatto sapere che verrà istituito un tavolo tecnico presso il Mase (ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica) per studiare modalità di passaggio al mercato libero non traumatiche per le famiglie. Passaggio che dovrà essere concordato anche con l’Unione europea dal momento che l’Italia con il Pnrr ha preso l’impegno a introdurre più concorrenza sui mercati dell’energia. La fine del mercato tutelato del gas è fissata dalla legge al 10 gennaio 2024, quella dell'elettricità scatterà invece il primo aprile. Ci saranno garanzie solo per gli utenti definiti “vulnerabili”.

Il Pd ha definito «sconcertante l’atteggiamento del governo, che sul tema del mercato tutelato fa orecchie da mercante e gioca a scaricabarile». I dem, che oggi terranno una conferenza stampa con Elly Schlein, parlano di «giravolta del ministro Pichetto Fratin che prima sembra aprire alla necessità di una proroga delle aste, richiesta da esponenti di tutto l’arco parlamentare, poi propone una via di mezzo pasticciata con il rinvio solo dello spacchettamento degli utenti, e infine si rimangia tutto». Anche il M5s attacca, affermando che senza la proroga «metà delle famiglie finirà in pasto alle aste degli operatori, mentre un'altra metà avrà solo blande tutele graduali. Al salasso dell'inflazione e del caro-mutui ora per gli italiani arriva la legnata sulle bollette. È la firma di Giorgia Meloni - accusano dal Movimento - sulla furia cieca di questo governo nei confronti delle famiglie».

Il decreto varato ieri introduce nel settore rilevanti novità nel settore e secondo Pichetto «vale 27,4 miliardi di investimenti» con i quali «vogliamo liberare le grandi potenzialità del nostro Paese, per renderlo riferimento nel Mediterraneo sulle rinnovabili». Il provvedimento prevede a questo proposito la nascita nel Sud di due poli per la produzione degli impianti per l'eolico offshore (piattaforme galleggianti e turbine). Nei prossimi mesi dovranno essere individuati i due porti che li ospiteranno.

Altra novità è la possibilità concessa a Regioni e Comuni di presentare autocandidature per ospitare il deposito nazionale delle scorie nucleari, scelta che permette di ottenere sostanziosi incentivi. La legge fino ad oggi prevedeva che la struttura potesse essere realizzata solo nei Comuni ritenuti idonei dalla Sogin, la società pubblica per lo smantellamento delle centrali atomiche.

Il provvedimento varato dal governo riguarda anche il settore del gas, con misure destinate a suscitare le polemiche degli ambientalisti. Prevede che vengano rilasciate nuove concessioni per l'estrazione di idrocarburi, a fronte dell'impegno di cedere quantitativi di gas al Gse, che lo fornirà prioritariamente alle imprese gasivore. Vengono inoltre considerate di pubblica utilità, indifferibili e urgenti, le opere per la costruzione e l'esercizio di terminali di rigassificazione di gas naturale liquido on-shore: una norma che riguarda i futuri impianti di Porto Empedocle e Gioia Tauro. Nel decreto vengono anche semplificate le procedure per le autorizzazioni allo stoccaggio di anidride carbonica nei giacimenti di idrocarburi esausti.

Infine, spiega il governo, si attua una semplificazione amministrativa di alcune procedure in materia energetica, al fine di rimuovere gli ostacoli amministrativi e procedurali che possono condizionare negativamente le attività economiche e si introducono disposizioni finalizzate alla realizzazione di nuovi sistemi di teleriscaldamento e teleraffrescamento. (N.P.)

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: