martedì 26 aprile 2011
Berlusconi durante la conferenza stampa con Sarkozy: «Fukushima ha spaventato l'opinione pubblica, se fossimo andati oggi a quel referendum, il nucleare non sarebbe stato possibile per anni». Polemiche e accuse delle opposizioni.
COMMENTA E CONDIVIDI
«Siamo assolutamente convinti che l'energia nucleare sia il futuro per tutto il mondo. L'energia nucleare è sempre la più sicura». Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi nella conferenza stampa seguita al vertice italo-francese a Villa Madama puntualizzando il senso della «moratoria nucleare» del governo. Quanto accaduto in Giappone «ha spaventato gli italiani, come dimostrano anche i nostri sondaggi» e la decisione di una moratoria sul nucleare è stata presa anche per permettere all'opinione pubblica di «tranquillizzarsi»: un referendum ora avrebbe portato ad uno stop per anni del nucleare in Italia, ha precisato il premier.«Se fossimo andati oggi a quel referendum, il nucleare non sarebbe stato possibile per anni». E' quanto ha sottolineato il premier Silvio Berlusconi parlando della decisione della moratoria sul nucleare. Dopo la vicenda del Giappone, gli italiani si sono spaventati e «abbiamo deciso» di aspettare «uno o due anni perchè si tranquillizzino», attendendo così «'che ci sia un'opinione pubblica più consapevole della necessità di tornare al nucleare», ha aggiunto. Attraverso i sondaggi che noi abitualmente facciamo sull'opinione pubblica, abbiamo appreso che la tragedia di Fukushima in Giappone «ha spaventato ulteriormente i nostri cittadini», ha spiegato Berlusconi. «Se fossimo andati oggi a quel referendum, il nucleare in Italia non sarebbe stato possibile per molti anni a venire. Il governo quindi - ha sottolineato - responsabilmente ha ritenuto di introdurre questa moratoria sul nucleare per far sì che si chiarisca la situazione giapponese e per far sì che magari dopo un anno o due si possa ritornare ad avere un'opinione pubblica consapevole della necessita' di tornare all'energia nucleare». «Rispettiamo la decisione» della moratoria sul ritorno all'energia nucleare adottata dall'Italia ma «se gli italiani decideranno di tornare al nucleare, la Francia sarà un partner accogliente e amico»: lo ha detto il presidente francese, Nicolas Sarkozy, rispondendo a una domanda nel corso della conferenza stampa congiunta alla fine del vertice bilaterale Italia-Francia a Villa Madama.Ma l'opposizione non ci sta. Antonio Di Pietro parla di "imbroglio svelato", Nichi Vendola di "presa in giro degli italiani" e Pier Luigi Bersani invita gli elettori a dare un segnale alle prossime amministrative: "Gli italiani hanno capito che se vogliono liberarsi del nucleare devono liberarsi anche di Berlusconi". Dopo l'ammissione di Berlusconi, il Pd chiede che il referendum si celebri comunque. La moratoria è solo un bluff, un escamotage per evitare la bocciatura del referendum."Trovo davvero senza vergogna le parole pronunciate oggi dal Presidente del Consiglio sul nucleare. La disinvoltura con cui esplicitamente ha dichiarato che l'emendamento al ddl omnibus è stato solo un escamotage per bloccare il referendum lascia senza parole", attacca Anna Finocchiaro, presidente dei senatori del Pd. Per il segretario del Pd Bersani "c'è di che restare allibiti". E il capogruppo alla Camera, Dario Franceschini, incalza: "È l'ultimo imbroglio del premier. Questa vicenda nasce dalla volontà di Berlusconi di non avere il quorum al referendum sul legittimo impedimento. Pur di non dare ai cittadini a possibilità di esprimersi vuole fare una legge anche sull'acqua". Secondo il leader di Api, Francesco Rutelli, dopo le "odierne dichiarazioni del premier Berlusconi, il referendum sul nucleare diventa inevitabile. Avendo sconfessato in modo chiaro ed esplicito le dichiarazioni del governo in Parlamento, il presidente del Consiglio ha reso evidente che le norme approvate dalle Camere sono in realtà una moratoria, e non l'abrogazione del programma nucleare italiano".
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: