sabato 28 marzo 2009
La decisione, comunicata al giudice dallo stesso imputato per l'omicidio di Chiara Poggi, garantirà in caso di rinvio a giudizio uno sconto di un terzo della pena. Processo al via il 9 aprile.
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È lo stesso Alberto Stasi, descritto da chi era in aula "molto tranquillo e per nulla emozionato", ad alzarsi in piedi e annunciare la svolta. "Signor giudice, vorrei essere giudicato col rito abbreviato".L'udienza in cui avrebbero dovuto parlare i legali del'ex studente bocconiano, imputato per l'omicidio della fidanzata Chiara Poggi, dura pochissimi minuti. Il tempo per Alberto, jeans e maglioncino chiaro, di chiedere il "processo - sprint', quello che, in caso di condanna, comporta lo sconto della pena come "premio" per aver fatto risparmiare soldi e tempo alla giustizia. Nessuna ammissione di colpevolezza, però, ci tengono a spiegare gli avvocati del giovane accusato, anzi è una prova di forza, nella convinzione che basti quanto finora emerso dalle indagini per ottenere l'assoluzione. La decisione, a quanto trapela dal collegio difensivo guidato dal professor Angelo Giarda, è stata presa dopo che i pm Rosa Muscio e Claudio Michelucci avevano chiesto nell'udienza scorsa ilrinvio a giudizio pur ammettendo, in 4 ore di discussione, che ci sono solo degli indizi, ma non delle prove. "La durata del loro intervento dimostra che hanno scoperto tutte le loro carte, perchè quando uno ha poco dice tutto. E quello che hanno non basta per dichiarare la colpevolezza al di là di ogni ragionevole dubbio", argomenta la difesa. Due giorni fa, gli avvocati Giuseppe e Giulio Colli hanno depositato l'istanza per chiedere il rito alternativo nella cancelleria del Tribunale di Vigevano. Oggi la richiesta è stata formalizzata dallo stesso imputato, come prevede la legge. L'unico che avrebbe potuto opporsi era Gianluigi Tizzoni, legale di parte civile, che, interpellato dal gup, non ha espresso alcun dissenso. Il processo comincerà il 9 aprile, quando riprenderanno la parola i pubblici ministeri, i quali dovranno approfondire la tesi accusatoria rispetto al primo intervento finalizzato "solo" a dimostrare la necessità di processare Stasi davanti a una Corte d'Assise. Poi, nell'udienza del 18 sarà il turno di parte civile e difesa e il gup potrebbe già ritirarsi in camera di consiglio per uscirne con una sentenza di assoluzione, di condanna o con un'ordinanza che disponga una nuova perizia sul computer sequestrato all'imputato. Già nel corso dell'udienza preliminare, Vitelli aveva espresso perplessità su quelle da lui definite apertamente "scorrettezze" dei carabinieri di Vigevano nell'analizzare il pc poi consegnato e sviscerato dai colleghi del Ris. Nessun commento sulla scelta della difesa da parte di Rita Poggi, la mamma di Chiara, che è comunque sollevata per l'abbreviarsi dei tempi. "È un loro diritto chiedere questo rito, a noi va bene così perchè si farà più in fretta". Rinviata al 9 anche l'udienza preliminare in cui Alberto è accusato per la detenzione e divulgazione di materiale pedopornografico: in questo caso, i legali non hanno chiesto il rito abbreviato, per ora, ma hanno ancora tempo per farlo.
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