giovedì 28 aprile 2011
L'Istituto dell'Autodisciplina pubblcitaria ha ingiunto a Mediaset e all'azienda di accessori per la telefonia Nodis di Cinisello Balsamo (Milano) di "desistere dalla diffusione" di uno spot andato in onda nel mese di aprile, per i suoi contenuti offensivi del sentimento religioso, "che si vorrebbe invece immune da attacchi completamente immotivati, come quelli portati a meri fini di strumentalizzazione commerciale".
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L'Istituto dell'Autodisciplina pubblicitaria ha ingiunto a Mediaset e all'azienda di accessori per la telefonia Nodis di Cinisello Balsamo (Milano) di "desistere dalla diffusione" di uno spot andato in onda durante il mese di aprile, per i suoi contenuti offensivi del sentimento religioso, "che si vorrebbe invece immune da attacchi completamente immotivati, come quelli portati a meri fini di strumentalizzazione commerciale". Lo spot in questione ritrae un uomo legato a un letto in una posizione che richiama l'iconografia del Cristo in croce, e torturato da una donna in abiti succinti con frustino in mano. L'uomo rivolge lo sguardo verso l'alto, chiedendo aiuto al padre. "È evidente - scrive l'Iap - la volgarizzazione di figure connotate da forte sacralità e spiritualità, che vengono invece banalizzate dallo spot contestato e connotate di aspetti fortemente terreni e provocatoriamente maliziosi e trasgressivi".
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