sabato 8 maggio 2021
La possibile area di caduta va dal Pacifico all'Africa. L'impatto con l'atmosfera dovrebbe frantumarlo in piccoli pezzi
Il razzo cinese Lunga Marcia 5B

Il razzo cinese Lunga Marcia 5B - Ansa

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"In casi come questi nulla si può escludere, ma la situazione al momento è decisamente sotto controllo". Sintetizza così l'attesa per il rientro incontrollato nell'atmosfera del lanciatore spaziale cinese Lunga Marcia 5B una fonte dell'Agenzia spaziale italiana (Asi) che sta monitorando con la Protezione civile. L'Asi sottolinea che "i sistemi di monitoraggio nazionale stanno ovviamente seguendo l'orbita di caduta ma al momento la finestra temporale è ancora troppo ampia, stimata tra le 20.30 di questa sera e le 8.30 di domani 9 maggio, con come punto centrale orario le 2.24 del mattino, e quindi bisogna ancora aspettare". In altre parole: il razzo cinese cadrà questa notte. Di più si sa solo che dovrebbe frantumarsi all'impatto con l'atmosfera, che il Sud Italia rientra nell'ampia zona terrestre allertata e che i frammenti non vanno toccati perché contengono sostanze pericolose. Nella remota eventualità di un avvistamento al suolo, si dovrebbe starne lontani e avvertire le autorità.

Il Dipartimento della Protezione civile, insieme ai centri di competenza, prosegue nel monitoraggio delle possibili traiettorie. E chiarisce quali sono le reali probabilità di imbattersi nel razzo: "Ipotizzando 1.000 oggetti spaziali con le stesse caratteristiche in rientro incontrollato nello stesso momento, in tutto il mondo non sarebbero più di 3 le persone coinvolte".

Oltre all'Agenzia spaziale italiana, del tavolo tecnico fanno parte un membro dell'ufficio del Consigliere militare della Presidenza del Consiglio, rappresentati del Ministero dell'Interno - Dipartimento dei Vigili del Fuoco, della Difesa - Coi, dell'Aeronautica Militare - Isoc e degli Esteri, Enac, Enav, Ispra e la Commissione Speciale di Protezione civile della Conferenza delle Regioni.

"Abbiamo osservato il corpo del razzo da Roma - scrive l'astrofisico Gianluca Masi, responsabile del progetto Virtual Telescop - e lo abbiamo visto ad occhio nudo, chiaramente lampeggiante perché sta roteando su se stesso". Fotografato all'alba di stamani, il secondo stadio del razzo appare come una scia luminosa nel cielo della capitale. La luminosità, spiega Masi, "variava rapidamente, e potevo facilmente vederlo lampeggiare con i miei occhi. La nostra ipotesi dall'immagine è che il corpo lampeggia ogni 2,5 secondi circa"

Della vastissima zona sulla quale potrebbe avvenire il rientro fanno parte, oltre all'Italia centro-meridionale, l'intera Africa, l'Asia meridionale, l'oceano Pacifico, l'Australia, parte del Nord America, l'America centrale e parte del Sud America. Nuovi calcoli attesi nelle prossime ore permetteranno di ridurre ulteriormente il margine di incertezza riguardo al tempo e al luogo del rientro.

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