"Bisogna mettere l'odio da parte". Così, stamani, Carolina Porcaro, 51 anni, la madre di Lorenzo Cenzato, il 18enne ucciso ieri in Brianza, ha parlato del ragazzo originario dell'Ecuador accusato deldelitto. "Mi dispiace per lui - ha aggiunto la donna in lacrime -, per tutto quello che dovrà sopportare e superare e mi dispiace per i suoi genitori. Sicuramente non voleva uccidere mio figlio e spero che questa storia sia di esempio per tutti i giovani. L'odio bisogna metterlo da parte, la vita merita rispetto da parte di tutti". "Non ho bisogno di perdonare chi ha ucciso mio figlio - ha aggiunto la madre di Lorenzo in lacrime accogliendo amici e parenti nella sua villetta di via Torricelli -, perché nemmeno per un attimo hopensato di odiarlo". "Mio figlio - aggiunge la mamma - era un ragazzo che rubava l'affetto, ci abbracciavamo sempre, con tutti noi è sempre stato molto tenero. Era un ragazzo vivace, allegro, contento, fiducioso. Fiducioso negli altri, e infatti aveva tanti amici, soprattutto stranieri".Il cruccio era l'abbandono della scuola: "Aveva smesso di studiare, non voleva più saperne, e si era completamente dedicato al suo orto, al cane, ai genitori e agli amici. Ma era la vigilia di una svolta importante per la sua vita: si era iscritto a un corso della scuola agraria per diventare giardiniere".È una disperazione calma, quella della signora Carolina. "È la fede che mi dà la forza di essere serena - ha concluso - o forse ancora non mi rendo conto di quello che è successo veramente".