giovedì 25 agosto 2022
La giovane, dopo l’ennesima lite con il compagno, voleva farla finita. Decisivo l’intervento dei carabinieri di San Giorgio a Cremano e in particolare della carabiniera Sonia Cannistraci
Gran parte nell’opera di convincimento della donna a desistere dal suo intento, lo ha avuto una carabiniera trentenne di stanza a San Giorgio, Sonia Cannistraci. Riuscita a entrare in empatia con la donna affacciata al balcone, parola dopo parola è riuscita a convincere la donna a rientrare in casa.

Gran parte nell’opera di convincimento della donna a desistere dal suo intento, lo ha avuto una carabiniera trentenne di stanza a San Giorgio, Sonia Cannistraci. Riuscita a entrare in empatia con la donna affacciata al balcone, parola dopo parola è riuscita a convincere la donna a rientrare in casa. - Ansa

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L’ennesima lite, poi il pensiero di farla finita gettandosi dal balcone dal quale urlava tutto il suo dolore per l’ultima delle violenze subite dall’uomo con cui conviveva. La pattuglia della stazione dei carabinieri di San Giorgio a Cremano, Comune dell’hinterland di Napoli, si è trovata di fronte a questa scena quando è giunta, intorno alle 22, presso l’abitazione in cui era da poco avvenuta l’ennesima furibonda lite fra i due conviventi. Poco prima era giunta una segnalazione alla Centrale operativa, che ha immediatamente allertato i carabinieri di San Giorgio a Cremano. La donna urlava in preda al panico dal balcone, poi ha indicato ai militari il compagno, che nel frattempo era sceso in strada e tentava la fuga. In poco tempo i militari hanno raggiunto e arrestato l’uomo. Ora è in carcere, in attesa di giudizio.

Ma l’intervento non è finito qui. Poco dopo, infatti, è venuta la parte più difficile: convincere la donna sul balcone, in preda a un forte stato di agitazione, a desistere dall’intento di togliersi la vita. Poco prima, ha detto in modo concitato ai carabinieri, il suo compagno l’aveva picchiata, poi le ha messo un cuscino in faccia e infine l’ha afferrata per il collo quasi fino a soffocarla. Gran parte nell’opera di convincimento della donna a desistere dal suo intento, lo ha avuto una carabiniera trentenne di stanza a San Giorgio, Sonia Cannistraci. Riuscita a entrare in empatia con la donna affacciata al balcone, parola dopo parola è riuscita a convincere la donna a rientrare in casa.

«Non voleva neppure guardarmi, già aveva una gamba fuori dalla ringhiera – ha raccontato la carabiniera, di origini siciliane, ai microfoni della Rai –. Per fortuna sono riuscita poi a instaurare un contatto con lei, anche visivo. Quando ho capito che tra di noi ormai c’era dell’empatia, le ho detto che la vita è un bene troppo prezioso per sprecarlo con un uomo che la stava solo umiliando. È stato allora che ho capito che aveva deciso di ascoltarmi e di desistere dal compiere quel gesto estremo. La cosa più difficile – ha spiegato la militare – è stata mettersi in sintonia con lei e con la sua sofferenza». La donna aveva già subito violenze in passato, ma non ha mai a- vuto la forza di denunciarle. «Il nostro invito va esattamente nella direzione opposta – è l’appello della carabiniera che l’ha salvata –. Bisogna assolutamente denunciare per mettere fine al proprio calvario».

Quello avvenuto a San Giorgio non è l’unico intervento dei carabinieri per violenza di genere nel Napoletano avvenuto nelle ultime 48 ore. Il giorno prima, a Sant’Antimo, sempre nel Napoletano, i carabinieri della locale tenenza hanno arrestato un cinquantaduenne del posto. Allertati dalla Centrale operativa, i militari lo hanno bloccato nell’abitazione della moglie della persona arrestata (i due sono in procinto di separarsi). In passato, l’uomo si era già altre volte presentato lì e le aveva usato più volte violenza davanti ai propri figli minori, tutti e tre minori.

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